Leone, Giovanni Battista, Costantino e Giuseppe, sul finire dell’Ottocento si trasferirono da Costigliole d’Asti a Neive, per lavorare come mezzadri. Leone morì in un incidente di caccia, mentre Giovanni Battista divenne parroco di Caramagna. Costantino si arruolò nell’Arma dei Carabinieri, lasciando un segno nel mondo grazie a suo figlio Dante, passato alla storia come l’inventore della Fiat Cinquecento. Giuseppe, invece, riuscì ad avere una cantina in cui produrre il vino delle colline dove era nato. A Giuseppe subentrò il figlio Leone, che trasformò l’impresa in un’azienda commerciale e di vinificazione, producendo vino in proprio. Dopo quarant’anni, subentrarono i suoi figli, Valerio e Renzo, mentre negli anni Novanta del secolo scorso il timone è passato nelle mani di Maurizio, figlio di Valerio, e Paolo, figlio di Renzo, ed oggi a condurre 50 ettari a vigneto che spaziano tra i comuni di Castiglione Falletto, Neive, Alba e Trezzo Tinella, ci sono Alessandro e Mauro, figli di Maurizio, e Lorenzo e Anna, figli di Paolo. Ottenuto dall’omonimo vigneto posto a Castiglione Falletto, il Barolo Scarrone Vigna Mandorlo 2015, maturato in legno grande ed uscito per la prima volta con il millesimo 1995, possiede profumi di piccoli frutti rossi, liquirizia e spezie. In bocca, il sorso è definito, i tannini ben calibrati e il finale intenso, ancora su note di liquirizia con un tocco balsamico.
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