Un vino-icona e un'annata profondamente simbolica. Prodotto per la prima volta nel 1982, il Barolo Ciabot Mentin è stato la prima referenza con cui Domenico Clerico si è fatto conoscere nel mondo e una delle etichette di spicco della Denominazione. Il nome deriva da quello del vecchio proprietario della vigna, la prima in zona Ginestra acquistata da Clerico. Un appezzamento impiantato nel 1978 ed esposto a est, tra i 390 e i 420 metri sul livello del mare, con un terreno composto per il 32% da sabbie, per il 46% da limo, per il 21% da argilla e dall’elevata presenza di calcare attivo. L’annata 2017 ha segnato un momento cruciale nella storia della cantina. Da una parte la scomparsa di Domenico, dall’altra la reazione decisa di un team - oggi guidato dalla moglie Giuliana - fortemente intenzionato portare avanti quanto costruito dal fondatore. Ed è proprio con quest’annata che torna in etichetta la menzione Ginestra, da tempo non esplicitata anche se le uve erano provenienti dalla stessa parcella. Il Barolo Ciabot Mentin 2017 mostra nel calice un rosso granato intenso e profondo. Il naso poggia su aromi dolci e sensuali di un frutto caldo e maturo, note di cacao, carruba e alloro. In bocca gioca di equilibri, tra freschezza, morbidezze e un tessuto tannico composta ma deciso, con un gusto dai ritorni ematici che scalda sul finale, lasciando una lunga persistenza di tabacco e sensazioni balsamiche.
(Giambattista Marchetto)
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