Agli inizi del Nuovo Millennio, Roberto Giannelli, broker immobiliare fiorentino, proprio mentre si stava occupando di San Filippo, cantina di Montalcino fin dagli Settanta del secolo scorso, se ne innamora e da mediatore diventa cliente, acquistandola subito dopo e trovandosi improvvisamente nel mondo del vino che conta. Siamo nel quadrante sud-est di Montalcino ed oggi l’azienda, nel frattempo diventata bio nel 2013, conta su 10,5 ettari a vigneto - dove vengono coltivati Sangiovese, naturalmente in prevalenza, e un po’ di Merlot e Syrah (dedicati al Sant’Antimo) - di cui 5,5 registrati a Brunello (per una produzione tra le 25 e le 27.000 bottiglie di Brunello annata e 3.000 di Riserva, nelle annate migliori) e 2,5 a Rosso di Montalcino (produzione annua di 15.000 bottiglie). Lo stile dei vini di San Filippo è sobriamente moderno, con macerazioni medio-brevi e affinamenti in legno grande e barrique, che origina prodotti ben eseguiti e dal buon legame con il proprio territorio d’origine. Il Brunello di Montalcino Le Lucére 2013, ottenuto dalle uve dell’omonimo vigneto e maturato in legno grande e barrique, possiede naso sfumato che sa di frutto scuro, oltre alla prugna, spezie e tabacco. In bocca, predomina il contrasto ed il vino non manca di leggerezza nonostante una notevole concentrazione, con un sorso succoso ma anche denso, che termina in un finale dai ritorni fruttati ed affumicati.
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