Per un'azienda delle dimensioni di Cecchi (337 ettari di vigne di proprietà divise fra Chianti Classico, Maremma, Umbria e Montalcino che concorrono a produrre all'incirca 8,5 milioni di bottiglie all'anno) non è facile riuscire a comunicare in modo chiaro al consumatore le scelte enologiche e commerciali che stanno dietro alla produzione di una quantità non esigua di etichette. Da una parte, essersi avventurati - a partire dagli anni '60, dopo oltre mezzo secolo di storia vitivinicola alle spalle - nell'acquisto di tenute di proprietà in territori del vino dalla denominazione forte, ha certamente aiutato a definirsi in modo chiaro sugli scaffali; d'altra parte però il Chianti Classico pone la sfida che sempre più produttori affrontano consapevolmente: permettere al Sangiovese e al suo talento camaleontico di esprimere le innumerevoli peculiarità pedo-climatiche chiantigiane. Parte da qui la scelta di produrre le linee degli Gli Scudi, di Villa Cerna e di Villa Rosa, per valorizzare i vigneti più caratterizzanti in possesso della famiglia. Fra Gli Scudi risulta particolarmente interessante la versione 2016 di Valore di Famiglia, Gran Selezione ottenuta da vigna Palagione di Villa Rosa. L'annata ha permesso una maturazione lenta e progressiva delle uve e ne è risultato un Sangiovese in purezza elegante, dall'acidità vibrante e dal fruttato pieno e saporito di agrumi e piccoli frutti rossi. Goloso.
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