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Grattamacco, Doc Bolgheri Superiore L'Alberello 2018

Vendemmia: 2018
Uvaggio: Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc
Bottiglie prodotte: 9.000
Prezzo allo scaffale: € 48,00
Proprietà: Claudio Tipa, Maria Iris Tipa Bertarelli
Enologo: Maurizio Castelli, Luca Marrone
Territorio: Bolgheri

Intense le sensazioni aromatiche di frutti rossi e neri che aprono l’esuberante naso del Bolgheri Superiore l’Alberello 2018, dai freschi profumi balsamici e dai più caldi toni speziati di chiodi di garofano e cannella. In bocca, il sorso è spesso e succoso, dividendosi tra una grintosa acidità, una fitta trama tannica e un incontenibile pienezza del frutto. Finale dall’allungo ancora su spezie dolci. Quando si parla di Bolgheri si pensa immediatamente ad un’areale che ha avuto un rapido e notevole sviluppo. La Doc ha 25 anni ma, come sappiamo, l’enologia qui è approdata negli anni Sessanta del secolo scorso, da subito contraddistinguendosi per l’utilizzo dei vitigni internazionali. Grattamacco è stata una delle cantine pioniere di questo lembo di costa toscana, nascendo nel 1977 e secondogenita solo alla Tenuta San Guido. Diventata uno dei fiori all’occhiello del gruppo Collemassari, oggi, dai suoi 16 ettari a biologico, escono 120.000 bottiglie di alto livello. Un avvicendamento di proprietà che ha visto anche una storia di grandi uomini del vino. Nel 2001 Maurizio Castelli, enologo sia di Collemassari che di Grattamacco, fece conoscere a Claudio Tipa Piermario Meletti Cavallari, allora proprietario dell’azienda bolgherese. L’immediata stima reciproca rese possibile prima la gestione, nel 2002, e poi l’acquisizione, nel 2007, da parte del gruppo con sede al centro della Doc Montecucco.

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