Sono diversi i vari marchi e le cantine che popolano l’esteso mosaico enoico del Gruppo Farnese, uno dei leader della produzione di vino in Abruzzo, ma non solo evidentemente. Puglia, Basilicata, Toscana, Campania, Sicilia, e naturalmente Abruzzo sono le regioni su cui poggia questo vero e proprio gigante enologico, vicino ad oltrepassare i 70.000.000 di bottiglie vendute all’anno. Una realtà dai numeri stellari che è passata di mano, entrando nell’orbita del fondo d’investimento statunitense Platinum Equity, ma non perdendo la sua impronta italica e il cui “deus ex machina”, Valentino Sciotti, è rimasto a fianco della nuova proprietà, rivestendo il ruolo di presidente esecutivo del colosso abruzzese, che dal 1994, anno della sua nascita, ha avuto una crescita praticamente continua ed esponenziale. Fra le etichette di punta della cantina, in seno al marchio Fantini, c'è il Cinque Autoctoni, blend di 5 vitigni italiani nato nel 1996. In occasione della 20ma edizione, 20 enologi sono stati chiamati a formare la combinazione migliore. Ne è nato un vino intenso e carico di odori e sapori: confettura di prugne e more, amarene sotto spirito, viole, spezie e liquirizia, balsami silvestri si ritrovano tali e quali nel sorso dolce in attacco, stemperato da un accenno amaricante. I tannini morbidi e pepati indirizzano la sapidità lungo il sorso dando aderenza persistente. Un vino che vuole mangiare.
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