Lucio è il nome proprio dell’assaggio di oggi, come delle bottiglie “sorelle”. L’astuccio in legno, scrigno di tre declinazioni di Taurasi Riserva, è l’omaggio dell’azienda Terredora Di Paolo a Lucio Mastroberardino, ad otto anni dalla sua prematura scomparsa. I familiari e “compagni di viaggio” ricordano l’enologo talentuoso e creativo, il contributo all’innovazione e alla valorizzazione dei vini d’Irpinia, e l’uomo, il fratello, l’amico - che sorride dal disegno accennato in etichetta -. L’azienda, circa 200 ettari a vite nel cuore della verde e frondosa Irpinia, ha cantina con sede a Montefusco, e giaciture ed esposizioni variabili, dove Fiano e Greco, Aglianico e Falanghina, Piedirosso e Coda di Volpe trovano ognuno il suo posto più adatto, in suoli argilloso-calcarei con elementi vulcanici. Al progetto è dedicata la vendemmia 2007 delle tenute di Pietradefusi, Montemiletto e Lapio, quali vertici ideali, secondo attento lavoro di zonazione, per la produzione del Taurasi. Dopo due anni di sosta in barriques in rovere francese, il vino ha atteso a lungo in bottiglia. Per noi, l’elegante e armonioso frutto di Pietradefusi, dal color granato intenso: subito frutta nera, con netta prevalenza della prugna in confettura; di seguito, note aromatiche di macchia mediterranea, poi affiancate e infine sopraffatte da cuoio e caffè. Trama cremosa, piena e vellutata. Tannino dolce. Assaggi rari e preziosi.
(Cecilia Pianigiani)
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