La Tenuta di Monterufoli, prima di proprietà dell’antica famiglia volterrana dei Maffei e poi dei Gherardesca, è situata tra la Val di Cecina e la Val di Cornia nel pisano. Il centro aziendale si trova dove un tempo sorgeva la stazione ferroviaria della miniera di lignite capolinea della linea Casino di Terra-Monterufoli. La Tenuta si estende su una superficie di 1.030 ettari ad un’altezza sul livello del mare tra i 150 e 500 metri, di cui 16 sono dedicati al vigneto, allevato in biologico per la maggior parte con le varietà Sangiovese e Vermentino. L’azienda fa parte del mosaico enoico delle “Tenute del Cerro”, nell’orbita del Gruppo assicurativo Unipol, che comprende, ancora in Toscana, La Poderina a Montalcino e la Fattoria del Cerro a Montepulciano, più Colpetrone a Montefalco in Umbria, per un totale di 180 ettari vitati, da cui si ottengono 1.300.000 bottiglie. Il Poggio Miniera 2013, oggetto del nostro assaggio, è un Sangiovese in purezza, maturato in barrique per 18 mesi, capace di esprimere i tratti tipici dei vini prodotti in questi luoghi non distanti dal mare e caratterizzati da un’impronta mediterranea. Al naso, i suoi profumi sono soprattutto focalizzati su un rigoglioso e potente fruttato rosso, con tratti balsamici e un abbondante speziatura. In bocca, il vino è pieno e robusto dalla progressione serrata e dal finale ricco con accenti balsamici ancora in primo piano.
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