02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)
GUERRA

Ad una settimana dall’inizio della guerra, in migliaia in fuga dall’Ucraina: Bottega apre le porte

L’imprenditore del Prosecco accoglie 50 profughi: “è un dovere umanitario, tutti gli uomini meritano la pace. In Ucraina e Russia clienti ed amici”

In una località segreta al confine tra Bielorussia, Russia ed Ucraina, inizia il primo negoziato tra le delegazioni di Kyiv e Mosca dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, una settimana fa. Sette giorni che hanno messo il territorio ucraino a ferro e fuoco, con i carri armati russi entrati nella capitale e nelle maggiori città del Paese, dove hanno però trovato la resistenza ucraina. La guerra è definitivamente tornata a sconquassare gli equilibri europei, con una prima drammatica conseguenze: migliaia di famiglie in fuga, che l’Unione Europea si è già detta pronta ad accogliere. Una risposta solidale doverosa, sposata con entusiasmo da Sandro Bottega, imprenditore del Prosecco con i piedi ben saldi nella realtà: Bottega ospiterà, infatti, 50 profughi dall’Ucraina, ed i primi 6 profughi sono già arrivati ieri sera.
“È un dovere umanitario, un atto di giustizia e d’amore e il minimo che possiamo fare; prenderemo degli appartamenti in affitto dove li sistemeremo fino a quando sarà necessario e ci prenderemo cura di loro, possibilmente dando loro anche un lavoro”, spiega Sandro Bottega.
“Queste genti sono come noi, abituate a vivere una vita normale, lavorare e cucinare, vivere in un mondo interconnesso e democratico. Adesso si trovano davanti a questa tragedia: ci auspichiamo la pace immediata per far ritornare il sorriso alla gente, perché la guerra vince anche i vincitori. Sia l’Ucraina che la Russia sono mercati importanti, con clienti, amici e consumatori che ci apprezzano da decenni, e vogliamo continuino a vivere in pace come meritano tutti gli uomini del mondo. Già nel 2014 avevamo subito delle perdite di fatturato (quasi 500.000 euro) quando la Russia aveva invaso la Crimea: là non abbiamo mai più potuto metterci piede. Abbiamo ricevuto la visita dei nostri importatori sia dell’uno che dell’altro Paese, proprio 2 mesi fa e nessuno si aspettava questa escalation. Spero che il nostro piccolo gesto diventi un esempio che possa essere seguito da tutti, per far fronte ad un problema così grave. Noi stiamo per diventare una benefit company - conclude l’imprenditore Sandro Bottega - e vogliamo dimostrarlo anche in questa occasione”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli