A far nascere La Gerla è stato Sergio Rossi, ex pubblicitario direttore di tre grandi filiali europee di una nota agenzia, che l’ha condotta fino al 2011 quando è venuto a mancare. Il podere “Colombaio”, il cuore di questa realtà di Montalcino, ex proprietà Biondi Santi, Sergio Rossi lo acquistò nel 1976, entrando nell’agone produttivo del Brunello nel 1978. I vigneti de La Gerla coprono una superficie di 11,5 ettari e si trovano in due diverse zone della denominazione: quella dei Canalicchi (a nord est) e quella di Castelnuovo dell’Abate (a sud est). Due luoghi molto diversi, le cui uve l’azienda degli eredi di Rossi fa confluire, come da tradizione, nel blend del Brunello di casa, dalla cifra stilistica potente, ma non priva di una certa raffinatezza. I 6 ettari di vigneto del Canalicchio, sono stati impiantati a Sangiovese a partire dal 1976, e poi ancora nel 1982, e trova nella vigna Gli Angeli il suo Cru. I 5,5 ettari a vigneto di Castelnuovo dell’Abate si trovano ad un passo dall’Abbazia di Sant’Antimo, e trovano la loro massima espressione nella vigna La Pieve, impiantata nel 1998. Il Brunello di Montalcino 2017 ha piglio aromatico intenso sulla frutta rossa matura, le spezie, le erbe aromatiche e i tocchi affumicati. In bocca, il sorso è largo e carnoso, i tannini sempre in primo piano insieme ai ritorni fruttati, fino ad una chiusura ampia e intensa, dai rimandi ancora su toni affumicati.
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