Lo si potrebbe definire un vigneto eroico e non solo perché sorge su terreni scoscesi e impervi, ma anche perché qui, tra due colline, in una fessura in cui il sole filtra poco, nella Seconda guerra mondiale pare si nascondessero i Partigiani. Accanto a un torrente impetuoso, il borro di Parabuio, su suoli di galestro sono coltivate le viti da cui deriva il Parabuio Toscana Rosso IGT 2018, un Merlot in purezza. Anche l’azienda di Gaiole in Chianti che lo produce, Castello di Meleto, nasce da un sogno collettivo, come quello che animava i giovani partigiani e che ha permesso di salvare i vigneti di questa terra, oggi su oltre 1.100 ettari di terreno. Nel 1968, l’editore di Quattrosoldi Gianni Mazzocchi organizza un azionariato diffuso ante litteram per rilevare la proprietà. Ai lettori propone di acquistare parte delle viti che rischiavano l’abbandono. Aderiscono oltre 1.600 piccoli sognatori che danno vita alla Viticola Toscana. Dalle uve raccolte manualmente 50 anni dopo, nel 2018, nasce il nuovo Merlot Castello di Meleto. Dopo la diraspatura, la pigiatura molto soffice, la fermentazione e la svinatura segue un periodo in cemento e un successivo affinamento in barrique nuove e di secondo passaggio per 24 mesi. Al naso Parabuio sprigiona aromi di ribes nero, marasca, vaniglia e burro che lasciano poi spazio alle spezie. L’assaggio è pieno e morbido, seguito da una freschezza che pulisce la bocca.
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