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POLITICHE EUROPEE

Etichette di vino e alcolici, l’Irlanda vuole introdurre gli “healt warnings” obbligatori

Senza obiezioni da Commissione Ue, la norma sarà in vigore a settembre 2022. Con avvisi su rischi del consumo, correlazioni con i tumori e non solo
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Etichette di vino e alcolici, l’Irlanda vuole introdurre gli “healt warnings” obbligatori

Dopo il primo “pericolo scampato” sul fronte dell’etichettatura di vini e alcolici nella disputa europea sul “Beating Cancer Plan”, dove dopo un lungo lavoro diplomatico si è riusciti ad evitare l’introduzione degli “healt warnings” nelle etichette delle bottiglie alla stregua dei pacchetti di sigarette, ora rischia di aprirsi una nuova breccia, in Ue, in questo senso. Perchè l’Irlanda, segnala la Federvini, il 21 giugno 2022 ha notificato alla Commissione Europea il Public Health Alcohol Labelling Regulations, con il quale il Governo, intende introdurre l’obbligo di riportare indicazioni relative al cancro, alle donne in gravidanza e alle malattie del fegato nell’etichettatura e presentazione delle bevande alcoliche.
Tecnicamente, è stata scelta la procedura “Tris”, che vuol dire, in parole povere, che se non arriveranno obiezioni da parte della Commissione Ue entro il 22 settembre, da quella data la nuova normativa irlandese sarà applicata a tutti i prodotti alcolici immessi sul mercato nazionale. Nello specifico, le etichette dovranno riportare avvertenze sul pericolo del consumo (e non dell’abuso) di alcol, sui rischi del consumo in gravidanza, sul legame diretto tra alcol e tumori, oltre alla quantità di alcol, le calorie e un link ad un sito web sulla salute che fornisce informazioni sull’alcol e sui relativi danni.
Una iniziativa, quella irlandese, che ha rialzato il livello di guarda sulla materia. Secondo il Ceev-Comité européen des entreprises vins (di cui fanno parte, per l’Italia, Federvini ed Unione Italiana Vini - Uiv, ndr), questo scatto in avanti prima che la Commissione Ue torni a lavorare sul tema degli “healt warnings” in etichetta, è un tentativo palese di influenzare il dibattito a livello Ue.

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