È molto saporito di frutta rossa e fresco di agrumi - con un cenno di vaniglia - questo Rosso di Montalcino 2020, con un lieve tocco amaricante ad alleggerirne la dolcezza e un tannino docile a rallentarne la scorrevolezza. L'azienda Fanti lo produce da 15 ettari (dei 55 totali) dedicati proprio a questa etichetta, composti da terreni ricchi di scheletro e galestro, e lo affina per 6 mesi in legno, di cui un 60 per cento piccolo. Una vinificazione in legno simile a quella che dedica ai tre Brunello che produce (Vigna Le Macchiarelle, Vallocchio e il Brunello annata), e che si discosta, quindi, dall'uso di sole botti grandi: la strada più tradizionale dedicata al Sangiovese coltivato in seno alla denominazione del territorio. La tenuta Fanti resta però ancorata alla sua storia dal punto di vista agronomico: di proprietà della famiglia dall'800, era un'azienda mezzadrile trasformata in vitivinicola negli anni Sessanta da Filippo (che oggi la conduce insieme alla figlia Elisa). Questa versatilità contadina è rimasta e ne sono segno la varietà di prodotti agricoli che poche aziende ilcinesi hanno mantenuto: vino e olio, diffusamente prodotti nel Comune, qui si affiancano alla grappa, al miele e allo zafferano. Prodotti tipici del territorio, che nel piccolo paradiso di Castelnuovo dell'Abate, che si dispiega intorno all'Abbazia benedettina di Sant'Antimo, trovano uso anche nel ristorante della tenuta.
(ns)
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