Anche La Tordera ha deciso di produrre il suo Prosecco Rosé, che nasce dall'unione della Glera con il Pinot Nero. Come il vino, anche il nome Tor-sé è composto e nasce chiaramente dall'unione di “Tordera” e “Rosé”. I due vitigni maturano in momenti diversi e vengono quindi vinificati separatamente. Il Brut 2021 ha un colore rosa-aranciato e profuma graziosamente di fragoline di bosco, banana, ribes rossi, rosa canina, buccia di limone e gelsomino: cremoso e fresco in bocca, ha una lieve nota gessosa e una finale che rimanda alla violetta. Questo rosato fa parte della linea dedicata alla Doc Treviso Prosecco, ma il cuore enoico dell'azienda pulsa intorno alla Docg Valdobbiadene, cui è legata da oltre 100 anni di storia, compiuta nel 2018: nel 1918, infatti, Bepi Vettoretti piantò le prime viti proprio in cima al colle Tordera nel Cartizze, che diede poi il nome alla cantina. Quelle piante oggi esistono ancora, sono produttive e sono incantevoli da osservare, passeggiando immersi in quel paesaggio mozzafiato di colline appuntite e terrazzate che compongono la denominazione. Oggi sono i pronipoti di Bepi - Renato, Gabriella e Paolo - ad occuparsi principalmente dell'azienda, suddividendosi gli impegni fra vigna, cantina e parte amministrativa e commerciale. L'impronta eco-sostenibile è fortemente voluta e si è nel tempo tradotta nella costruzione della nuova cantina CasaClima e con un attento studio del packaging.
(ns)
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