Sono molti gli elementi che distinguono l’AOC Bandol e tra tutti spiccano la felice combinazione tra caratteristiche dei suoli, marne e calcari, e microclima. I vigneti terrazzati, contenuti dai “restanques” - muretti a secco Patrimonio Unesco - si trovano tra il Mediterraneo e il massiccio della Sainte Baume in Provenza. La reputazione di Bandol viene dai rossi e la notorietà arriva dai rosé. In comune un disciplinare stringente: prevalenza del vitigno Mourvèdre, resa massima di 40 ettolitri/ettaro e vendemmia manuale obbligatoria. Domaine La Suffrène è una tenuta radicata nella storia. Per secoli le generazioni si sono succedute con la missione di far esprimere al meglio il terroir e tramandare la loro passione ai figli. Dal 1996 a condurre La Suffréne - arrivata dopo 20 anni a contare su 60 ettari tra vigne e olivi - è Cédric Gravier, classe 1973, che dopo aver studiato enologia e viticoltura ha raccolto l’eredità del nonno, costruito la cantina e cominciato a vinificare invece che conferire le uve a una cooperativa. Frutto, intensità, complessità e buona e aromaticità, i rosé di Bandol sono gastronomici, giovani o lasciati affinare in bottiglia. Linea intermedia tra i vini AOC Bandol di La Suffréne, la Cuvée tradition 2021 ha un bel color buccia di cipolla, il naso delicato e fresco, di agrumi canditi e spezie, con una complessità aromatica che richiama un affinamento sui lieviti.
(Clementina Palese)
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