La domanda dei vini spumanti in Canada è cresciuta del 50% negli ultimi 5 anni, ed è destinata ad espandersi di un ulteriore 30% nei prossimi 5. Un’onda lunga, quella analizzata da Wine Intelligence, cavalcata dal Prosecco, capace di performance superiori alla media, tanto che se nel 2016 solo una bottiglia di sparkling su cinque stappate in Canada era di Prosecco, oggi le bollicine venete e friulano rappresentano oltre il 30% dei consumi della categoria. Molta di questa domanda è legata alla popolarità crescente degli sparkling, tanto che il numero di consumatori ha fatto segnare un +21% negli ultimi tre anni, soprattutto grazie ai Millennials. In termini prettamente numerici, dal 2019 il Canada ha registrato un milione di nuovi consumatori di bollicine, ed oggi il 42% di tutti gli amanti degli sparkling rientra nella fascia di età 25-39 anni.
Come accaduto in tante altre parti del mondo, il consumo di spumanti è passato da un contesto formale e prettamente celebrativo ad un ambito decisamente più rilassato e quotidiano, e così anche in Canada le occasioni di consumo si sono moltiplicate esponenzialmente. Tanto che la percentuale di canadesi che sceglie di bere un calice di sparkling una volta a settimana è passata dal 16% del 2019 al 25% del 2022. Tutte condizioni che hanno creato un terreno assolutamente fertile per il Prosecco, che insieme alla categoria degli sparkling rosé mostra la maggiore incidenza nei consumi complessivi della categoria. Agevolato, in questo, dall’essere associato sia a contesti sociali informali che a momenti di festa: il 46% di chi beve bollicine considera infatti il Prosecco “una buona scelta per festeggiare”, ed una percentuale simile lo ritiene “perfetto per un party”.
A rendere “democratiche” le bollicine tra i wine lover del Canada sono stati, ovviamente, i prezzi, e seppure il Prosecco è stato superato dalla produzione nazionale e dagli spumanti Usa e di altri Paesi, oltre un terzo dei canadesi lo considera la scelta giusta in termini di rapporto qualità-prezzo. Tra le motivazioni che influenzano il momento dell’acquisto, la forza del brand Prosecco (“un marchio che conosco bene”) è il fattore numero uno che spinge all’acquisto di una bottiglia di Prosecco, seguito dalle raccomandazioni di amici e parenti. Tra i Millennials, invece, al primo posto tra le motivazioni che fanno del Prosecco la bollicina più in voga è proprio il suo essere “fashionable”, ossia alla moda: nessun altra bollicina gode di una tale popolarità e percezione positiva tra i giovani consumatori. E con il crescere dei consumatori di spumanti, il futuro per il Prosecco in Canada appare luminoso, con le preoccupazioni che non arrivano tanto dalla concorrenza di altre tipologie e territori, quanto dal contesto economico, con l’inflazione e la crisi globale che rischia di avere conseguenze nefaste anche sui consumi degli sparkling.
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