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FESTIVITÀ

Champagne, una guida agli abbinamenti con le specialità di tutto il mondo

In vista del Natale 2022 il “Bureau du Champagne Italia” propone 120 piatti da provare con le diverse tipologie di bollicine francesi

Ricette tutte italiane e grandi classici della cucina internazionale, ma anche piatti semplici da preparare e da gustare nei momenti informali. La straordinaria versatilità dello Champagne è in grado di esaltare gli stili di cucina più differenti e lo rende il perfetto accompagnamento per ogni portata. In occasione delle festività natalizie il Bureau du Champagne Italia ha scelto 120 piatti provenienti da tutto il mondo in abbinamento con le diverse tipologie di Champagne.
Cominciamo dai Blanc de noirs brut: composti al 100% da vitigni a bacca nera - Pinot Noir e Meunier - gli Champagne Blancs de noirs hanno una struttura ampia e ricca e rivelano aromi potenti e contrastanti di frutta secca, spezie, grano maturo, miele, legno, cuoio, di affumicato o addirittura di torrefazione. Sono Champagne potenti e corposi, amano le carni saporite e le consistenze morbide e sono capaci di esaltare molti grandi classici, dal foie gras all’ossobuco alla milanese, dai saltimbocca di agnello al tajine.
I Blanc de blancs brut, prodotti esclusivamente da uve a biacca bianca, sono caratterizzati da vivacità, delicatezza e leggerezza. Gli aromi sono delicati, arricchiti da note floreali, talvolta minerali. Ricordano la frutta fresca ed esotica e gli agrumi, ma anche la menta e le mandorle. Si sposano perfettamente con sushi e fish and chips, ma anche con piatti importanti come risotto al tartufo bianco e carré di vitello.
Tenerezza, passione, raffinatezza, generosità: sono solo alcune delle sensazioni che richiamano gli Champagne Rosé brut, che possono essere ottenuti per macerazione o per assemblaggio. I rosé morbidi e delicati si sposano ai sapori più rotondi, quelli freschi e leggeri si rivelano soprattutto con aromi floreali e fruttati; ai Rosé potenti e strutturati si riservano gusti più marcati e corposi, mentre quelli complessi e maturi sono da affiancare a piatti poco lavorati. Qualche esempio? Culatello di Zibello con focaccia, paella, pad thai thailandese e carpaccio di manzo.
Si parla di Millesimati brut quando i vini assemblati appartengono tutti a una sola e unica annata. La decisione di millesimare o meno un vino spetta al solo elaboratore, il quale può decidere che la pronunciata tipicità di una vendemmia meriti di essere esaltata. Uno Champagne millesimato sarà sempre un vino di carattere, contraddistinto dall’annata di produzione. Possono essere abbinati all’anatra laccata o all’aragosta al beurre blanc, a pesci grassi alla griglia o all’agnello in salsa ai funghi.
Negli Champagne poco dosati (extra brut, pas dosé) il basso contenuto di zucchero (tra 0 e 6 grammi per litro) dona un tocco deciso, dalla marcata impronta di acidità. Ideali per l’aperitivo, ma non solo. Sono l’abbinamento perfetto per ostriche e crudi di frutti di mare, così come scampi in salsa bianca e carpaccio di capesante.
Gli Champagne più dosati (extra dry, demi-sec, sec, doux) presentano un elevato contenuto di zucchero (sopra i 12 grammi per litro), come per esempio i demi-sec, in cui il dosaggio varia i 32 e i 50 grammi di zucchero per litro. Sono quindi l’accompagnamento ideale dei dessert e dei piatti agrodolci. Non solo quindi tiramisù ai frutti rossi, strudel di mele, millefoglie alla vaniglia e pasticciotti leccesi, ma anche poke di tonno, tortelli di zucca alla mantovana e ravioli di anatra arrosto in salsa di prugne. Tante idee, dunque, per concedersi un buon calice di Champagne, un buon piatto, e brindare alla vita.

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