Ruʼ è un termine dialettale che definisce un terreno argilloso, lo stesso su cui risiedono le viti da cui l'azienda Fratelli Bortolin ricava questo Prosecco Extra Dry, che nella versione 2021 profuma di fiori di acacia, camomilla, glicine e violetta, di mela grattugiata e succo di pera; cremoso e ampio nel diffondersi in bocca con un lieve accenno sapido, ha il sapore della mandorla fresca e degli agrumi, soprattutto nel finale. La prima annata del Ruʼ esce nel 1985, partendo da una selezione di grappoli piccoli e spargoli, ma il legame Bortolin-Vino inizia molto prima: del 1542 sono le carte più antiche che documentano, infatti, l'esistenza di tale Zan Bortolin - viticoltore a Santo Stefano di Valdobbiadene (a cui nel 2013 hanno dedicato un Prosecco senza solfiti aggiunti); nella prima metà del 1900 si raggiungono i primi successi e riconoscimenti, mentre la cantina attrezzata per attuare il metodo Martinotti prende forma a partire dal 1950. Oggi l'azienda condotta da Valerio Bortolin e i suoi figli può contare su 20 ettari a vigneto, divisi fra diversi appezzamenti, com'è usuale per il territorio del Conegliano-Valdobbiadene. La produzione media è di 300.000 bottiglie e altre 7 etichette oltre al Ruʼ: 5 Prosecco Superiore dai diversi dosaggi, compreso un Cartizze; un Cru dalla lunga permanenza sui lieviti e infine uno spumante da uve Piwi Bronner, nato dalla volontà di ridurre l'uso di fitosanitari di sintesi in vigna.
(ns)
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