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LA CURIOSITÀ

I vini dei territori “vulcanici” del mondo tornano protagonisti a New York City

Il 21 giugno la “International Volcanic Wine Conference” n. 3, ideata dal Master Sommelier John Szabo e Volcanic Wines International
INTERNATIONAL VOLCANIC WINE CONFERENCE, TERRITORI VULCANICI, vino, Mondo
I vigneti di Soave, uno dei grandi territori “vulcanici” del mondo

L’Etna, ovviamente, ma anche le Isole Eolie, il Vulture, la Campania pressochè nella sua interezza, a partire dal Vesuvio, i Colli Euganei, il Soave e i Monti Lessini dal Veneto, ma anche la zona del Gattinara, in Piemonte, e quella di Pitigliano, in Toscana, dall’Italia, ma anche la Mosella, in rappresentanza della Germania, l’Ardèche la Côtes D’auvergne, dalla Francia: sono solo alcuni dei tanti territori vinicoli del mondo che legano la loro origine, ma spesso il loro presente, ai vulcani da cui hanno preso forma. Ed è proprio i vini del mondo che nascono da territori vulcani che saranno protagonisti dell’“International Volcanic Wine Conference”, edizione n. 3, che, dopo i 2018 ed il 2019, in un percorso interrotto dalla pandemia, ripartirà da New York City, il 21 giugno.
Una conferenza che nasce da un’idea di John Szabo, Master Sommelier ed autore pluripremiato a livello internazionale, ed autore del fortunato libro “Volcanic Wines: Salt, Grit and Power”, insieme all’associazione Volcanic Wines International, fondata nel 2018 per dare vita ad un movimento dei vini vulcanici e fornire così l’opportunità a produttori di vini di origine vulcanica provenienti da tutto il mondo di educare un pubblico selezionato e, al contempo, promuovere i loro vini e le loro rispettive regioni.
L’International Volcanic Wine Conference (IVWC), organizzato da Volcanic Wines International, ha contribuito ad incrementare e facilitare le interconnessioni tra le aree vitivinicole di origine vulcanica su scala mondiale. Il suo successo ha portato, quindi, alla creazione di un vero e proprio brand dei vini vulcanici, che mette al centro questa categoria di vini prodotti in condizioni estreme, dalle caratteristiche uniche e di alta qualità, altamente rappresentativi del loro territorio di origine.
“I vini ottenuti da suoli vulcanici hanno recentemente attirato l’attenzione della stampa statunitense così come di quella internazionale - ha commentato Gino Colangelo, presidente Colangelo & Partners, una delle più importanti agenzie di pr e comunicazione nel mondo del vino in Usa - sono stati citati in innumerevoli pubblicazioni, come “The New York Times”, “The Guardian”, “Decanter”, “Wine & Spirits Magazine”, “The Drinks Business”, “Gault Millau” e “JancisRobinson.com” - segno evidente che si tratta di una categoria emergente; anche i sommelier ne hanno apprezzato le loro caratteristiche uniche”. Organizzata per la prima volta nel 2018, l’Ivwc ha riunito produttori da tutto il mondo ed ha contribuito ad accrescere la visibilità dei loro vini. Dedicata esclusivamente a giornalisti specializzati ed operatori del settore, ha visto la partecipazione di più di 300 persone. Nella Conferenza, gli ospiti hanno avuto l’opportunità di assaggiare vini di più di 50 aziende partecipanti, rappresentanti 16 regioni vulcaniche diverse, ed interagire con alcuni fra i massimi esperti mondiali di vini vulcanici.
L’edizione 2019 ha radunato più di 60 cantine da 30 regioni vulcaniche differenti e più di 300 partecipanti tra distributori, importatori, sommeliers, giornalisti, influencers e consulenti: “la pandemia ci ha costretto a sospendere momentaneamente gli eventi in presenza, ma il nostro lavoro di ricerca e di scoperta del mondo dei vini vulcanici non si è mai fermato ha detto John Szabo - e la conferenza 2023 sarà l’occasione perfetta per introdurre nuove regioni vulcaniche e continuare la nostra missione: definire una vera e propria categoria dei vini vulcanici ed attribuirle una posizione di rilievo agli occhi ed ai palati dei professionisti”.

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