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Le migliori carte dei vini d’Italia (e non solo) le decidi tu, insieme a Slow Wine Fair

Nasce il “Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow”, di scena nella kermesse firmata Slow Wine e BolognaFiere (26-28 febbraio, Bologna)
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Le migliori carte dei vini d’Italia le decidi tu, insieme a Slow Wine Fair (Bologna, 26-28 febbraio)

Avete un’enoteca o un ristorante del cuore che vanta una particolare attenzione per un terroir o che dispone di una selezione di etichette biologiche? Potete segnalarli e votarli per il “Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow” n. 1, nuovissimo award di scena alla Slow Wine Fair, evento organizzato da BolognaFiere, con la direzione artistica di Slow Food, in programma dal 28 al 28 febbraio, a Bologna.
Il premio (nato dalla collaborazione tra Slow Wine e Milano Wine Week) si distingue dagli altri legati alle carte dei vini, che valutano per lo più varietà di etichette e profondità di annate, per gli speciali criteri di selezione, studiati per rafforzare il legame tra wine lover e locali che curano le proprie selezioni di vini con particolari criteri. Per tutto gennaio il pubblico potrà candidare i propri ristoranti ed enoteche preferite sul sito della Slow Wine Fair. Dall’1 al 15 febbraio una prima scrematura verrà affidata al voto degli appassionati, che definirà le prime dieci nomination per ogni categoria. Subito dopo sarà la giuria di esperti a decretare i tre indirizzi per ogni tematica, che verranno infine premiati lunedì 27 febbraio.
I riconoscimenti saranno conferiti ai primi 3 ristoranti ed enoteche che vantano una selezione particolarmente forte su 8 terroir in particolare: la migliore selezione di Barolo e di Chianti Classico (per le denominazioni più affermate) e la migliore selezione di vini irpini e di Trebbiano d’Abruzzo (per le denominazioni emergenti). Per i premi territoriali internazionali i focus sono invece la Loirae la Mosella e, per quanto riguarda i territori emergenti, l’Austria e la Slovenia. Ma il premio darà spazio anche a 3 rappresentanti per ciascuna delle categorie tematiche che rendono protagonisti i vitigni, le certificazioni, o l’idea stessa di vino “buono, pulito e giusto", ovvero: Migliore selezione di vini provenienti da vitigni autoctoni “minori”, Migliore selezione di vini certificati (biologici e/o biodinamici), Migliore selezione di vini con un buon rapporto qualità-prezzo, Migliore selezione di vini italiani buoni, puliti e giusti all’estero.
“Al centro dei progetti di Slow Food sul vino ci sono i tre protagonisti della Slow Wine Coalition: vignaioli, appassionati e professionisti. Ecco perché riteniamo fondamentale esaltare la figura di coloro che per mestiere propongono i vini ai consumatori, loro sono il vero anello di congiunzione tra chi il vino lo fa e chi lo beve. Il rischio - spiega Giancarlo Gariglio, coordinatore della Slow Wine Coalition e curatore della guida Slow Wine - che stiamo correndo è che, nel nostro Paese, ci si dimentichi di queste donne e uomini ai quali il settore deve riconoscenza e attenzione. Anche per questo motivo abbiamo sposato l’ambizioso progetto, realizzato insieme alla Milano Wine Week”.

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