Uscito per la prima volta sul mercato con l’annata 1993, il Merlot in purezza Montiano si conferma ancora oggi come uno dei migliori nella sua tipologia. Sì certo è cambiata l’etichetta (con l’annata 2016), ma non è cambiato il suo stile e i suoi richiami al modello francese, ma anche a un certo tipo di vini prodotti in Napa Valley. Ecco allora la versione 2019, maturata per 12 mesi in barrique, confermare aromi dalla timbrica che rimanda alla vaniglia, ai piccoli frutti rossi, alle erbe aromatiche e alle spezie, ad accompagnare una progressione rotonda e morbida dai tratti gustativi dolci ed intensi, che si congeda con un finale ampio e succoso. La storia di questa azienda viticola laziale, la sede si trova a Montefiascone (ma c’è anche la Tenuta umbra di Montecchio), trova la sua svolta fondamentale nel 1979, quando i fratelli Renzo e Riccardo Cotarella, entrambi enologi che hanno bisogno di poche presentazioni, costituirono la Falesco, trasformando una realtà a carattere familiare in una moderna cantina. Oggi sono 320 gli ettari vitati e 2.800.000 le bottiglie prodotte, con il ponte di comando affidato alle cugine Dominga, Marta ed Enrica Cotarella, che proseguono il percorso impostato dai loro padri per la valorizzazione dei vitigni della zona a cavallo tra Lazio ed Umbria e per l’interpretazione di quelli internazionali, alla base di vini ben eseguiti e dalla cifra stilistica moderna.
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