Il Barolo Cannubi 2018, profuma di frutti di bosco, con richiami all’amarena, alla prugna e alla ciliegia, cui seguono liquirizia, resina, grafite e pepe nero. Caldo, rotondo e leggermente sapido il sorso, guidato da una trama tannica ben profilata, che contribuisce a creare un carattere persistente e brillante, fino ad un finale giocato sui rimandi tostati e le spezie. Nell’ampio portafoglio prodotti della Marchesi di Barolo, il Barolo Cannubi ha uno spazio, evidentemente, speciale. Dalla collina di Cannubi si ricavano, infatti, i Barolo forse più eleganti e che non giocano la carta della potenza, pur essendo fra i più longevi. Le “Cantine dei Marchesi di Barolo”, di proprietà dei Marchesi Falletti, all’estinguersi di questa famiglia, passarono, nel 1864, all’Agenzia della Tenuta Opera Pia Barolo. Intanto, Pietro Abbona lavorava nella cantina paterna Cavalier Felice Abbona & Figli (1895) e di lì a poco riuscì ad acquistare l’Agenzia della Tenuta Opera Pia Barolo e i vigneti, costruendo un percorso enoico solido e virtuoso. Oggi, la Marchesi di Barolo (che allo storico Cru Cannubi ha aggiunto anche quelli di Costa di Rosa e Sarmassa) è una delle realtà più grandi dell’intero areale ed è ancora condotta dalla famiglia Abbona: Anna, Ernesto e i figli Valentina e Davide. 200 sono gli ettari vitati, anche su siti del Roero e del Monferrato, per una produzione di 1.500.000 bottiglie.
(fp)
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