L’avventura enologica di Elisa Santoni ed Enrico Lippi comincia nel 1992 (ed oggi a dare continuità all’azienda troviamo anche il figlio Cosimo). Siamo non lontani da Dicomano, dove termina la valle del Mugello ed inizia la Valdisieve, in un luogo che sta a 400 metri sul livello del mare (ma alcuni appezzamenti aziendali si trovano anche più in alto) al centro del Chianti Rufina. Un piccolo borgo medioevale, il podere Vico, che troneggia sulla collina di Frascole, ospitando la cantina e un agriturismo. Dal 1998 è stata scelta la pratica biologica per i vigneti (e gli ulivi) che occupano 16 ettari e da cui si ricavano 65.000 bottiglie, lavorate in cantina con essenzialità e misura tra cemento e legni di varia misura. Qui si producono vini di bella personalità, legati ai tratti tradizionali della zona ed ottenuti, nel caso delle etichette più importanti, dai vitigni di antica coltivazione Sangiovese, Canaiolo e Colorino, Trebbiano Toscano e Malvasia Bianca, pur non mancando anche “sconfinamenti” sul Merlot, sul Sauvignon, sul Traminer e, soprattutto e più di recente, sul Pinot Nero. Il Chianti Rufina 2021, maturato in tonneau e cemento per 12 mesi, profuma di piccoli frutti rossi, sottobosco, terra e grafite, con leggeri richiami affumicati. In bocca, il sorso è agile, succoso e vivace, dai tannini saporiti e dallo sviluppo continuo, terminando in un finale gustoso dai rimandi agrumati.
(fp)
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