L’azienda agricola Poliziano è senza inutili giri di parole una delle più affidabili che esistono e la sua granitica costanza qualitativa è decisamente conclamata. E quando parliamo di costanza qualitativa il Nobile di Montepulciano dell’azienda con sede a Montepulciano Stazione è, a dir poco, un paradigma. Quello prodotto dalla cantina di Federico Carletti è senz’altro questo: un vino disarmante, da questo punto di vista, capace di non deludere mai, un po’ il simbolo, insieme a poche altre, di tutto un territorio. La versione 2020, che nasce da un’annata tendenzialmente fresca anche nell’areale poliziano, risulta eseguita con ineccepibile precisione tecnica, ma anche con un bel tocco di personalità. I suoi aromi sono puliti e fragranti, di bella intensità e compattezza, a richiamare frutti rossi, spezie e un tocco affumicato. In bocca, il sorso è gustoso, ampio ma mai eccessivo, ritmato e saporito, dallo sviluppo articolato e dal finale ancora sui frutti rossi. Oggi questa significativa realtà di Montepulciano conta su 145 ettari coltivati a vigneto, per una produzione di 650.000 bottiglie. Ma non sono soltanto i numeri a sottolineare la sua importanza. Federico Carletti ha infatti costruito, a partire dal 1980, anche una delle aziende più importanti dell’Italia enoica tout court, simbolo, insieme a poche altre, di quella ascesa del vino toscano, che ha disegnato paradigmi del tutto nuovi.
(fp)
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