Il Collio Sauvignon De La Tour passa 10 mesi sulle sue fecce prima di essere imbottigliato. La versione 2021 profuma di pesca, sambuco, pompelmo e frutta esotica. In bocca, il sorso è solido, denso e sapido e dallo sviluppo morbido ed avvolgente, che termina in un finale persistente e generoso nei suoi rimandi ancora fruttati. Fu Theodor de La Tour, conte francese trasferitosi nel Collio Friulano dopo il matrimonio con l’austriaca Elvine Ritter, il fondatore nel 1868 di quella che all’inizio era una azienda agricola a scopo caritatevole, i cui proventi sarebbero serviti a sostenere i bambini poveri. Ma a Theodor pare si deva anche la vasta diffusione di alcuni vitigni francesi tra i filari della Venezia Giulia. Fu lui infatti che fece arrivare a Capriva del Friuli dalla sua Francia diverse varietà, tra cui il Sauvignon e lo Chardonnay, usati ancora adesso per i vini della linea che porta il suo nome. Oggi, l’azienda, che per sua volontà è diventata una Fondazione benefica, gestisce ancora una Casa Famiglia per minori in difficoltà. Dal lato vitivinicolo, invece, Villa Russiz rappresenta una delle cantine di riferimento del Collio enoico e conta su 45 ettari a vigneto per una produzione di 220.000 bottiglie. Nel 2019, ha stretto un accordo di distribuzione con Tenute del Cerro SpA, società agricola e vitivinicola del Gruppo Unipol, per la commercializzazione in esclusiva dei suoi vini.
(fp)
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