Il Vermentino Maìa è stato il primo vino prodotto dall’azienda situata nei pressi di Luogosanto. Fermentato e affinato parzialmente in tini troncoconici di rovere, la versione 2022 si distingue per un bagaglio aromatico generoso che rimanda ai frutti tropicali, alle spezie, ma anche alla mandorla fresca e alle erbe officinali. In bocca il sorso è ampio, succoso e sapido, dallo sviluppo continuo e dal finale ben profilato sui ritorni fruttati e contraddistinto da una bella nota salina di chiusura. I Colli del Limbara rappresentano una delle più importanti aree vitivinicole della Sardegna e si estendono tra le province di Sassari e Olbia-Tempio (oggi Città metropolitana di Sassari e Nord-Est Sardegna). Le vigne di Siddùra si trovano in questa zona e sono allevate ad un’altitudine media di 300 metri sul livello del mare, su terreni principalmente sabbiosi. Siddùra nasce nel 2008 ed oggi gli ettari dedicati al vigneto sono 37. La cantina gallurese attualmente produce 200.000 bottiglie che guardano in prevalenza ai vitigni locali, ma non manca anche la sperimentazione sulle varietà internazionali o, per passare al piano tecnico, sui vasi vinari: dai contenitori di cemento a quelli di legno. Ad animare l’azienda ci sono il direttore tecnico, Mattia Piludu, l’enologo Dino Dini e l’agronomo Luca Vitaletti, a formare un terzetto sempre pronto ad accettare le sfide con visione moderna ma non modernista.
(fp)
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