La famiglia Speri rappresenta un solido punto di riferimento della Valpolicella enoica. Due gli elementi fondamentali che ne decretano i loro meriti: più di un secolo di attività produttiva e di vendita alle spalle e l’essere proprietari da oltre ottant’anni di uno dei vigneti più importanti piantati nel Monte Sant’Urbano - confine naturale tra le vallate di Fumane e Marano - il cui nome è stato da subito messo in etichetta (oltre a fornire, dal 1974, le uve per l’Amarone di casa), rappresentando così uno dei primi vini a rivendicare il suo legame con il vigneto di provenienza. Una firma sicura dunque, non solo per la storia del vino di questo areale, ma anche per la sua declinazione classica e tradizionale con le etichette aziendali (400.000 sono le bottiglie prodotte oggi, da 60 ettari di vigneto in biologico) che si limitano alla sola produzione delle tipologie previste dalla denominazione, sempre ben espresse da uno stile solido, di stampo tradizionale e assolutamente legato al territorio d’origine. Il Recioto La Roggia 2019, ottenuto dalle uve lungamente appassite dell’omonimo vigneto posto nell’areale di San Pietro in Cariano, matura per 24 mesi in barrique. I suo i profumi rimandano all’uva sultanina e alla confettura di frutti di bosco, con tocchi speziati e tostati. In bocca il sorso è immediatamente morbido, dolce ed avvolgente, dallo sviluppo pieno e dal finale intenso e fruttato.
(fp)
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