La vendemmia 2023 è la prima che si completa interamente all’interno di Serra Ferdinandea, progetto che unisce le famiglie Planeta e Oddo dal 2020 nel comune di Menfi, nell’intento di “creare un luogo di salute per chi ci lavora” - oltre per ciò che vi si produce. È infatti pronto da poco l’ambiente che ospita l’uva raccolta quest’anno: una cantina urbana arredata da tini di legno, di acciaio e di cemento, che ospitano acini pressati delicatamente e a volte fermentati a grappolo intero. Questo rosso 2019 - prima annata in commercio dell’azienda, che si affianca ad un rosato ed un bianco - ha subito una vinificazione abbastanza classica (senza raspi) in acciaio e legno, con macerazione di un mese sulle bucce e un ultimo riposo in barriques e negli stessi tini della fermentazione. Un uvaggio di Syrah e Nero d’Avola pacato, che sa di mare e more e infine di fiori macerati. Nel sorso sapidità e dolcezza giocano gioviali e saporiti, lasciando la bocca pulita da una brezza di selvatica balsamicità. Sembra un vino coerente con l’ambiente che lo circonda: 110 ettari coltivati a Sambuca secondo le certificazioni SOStain e della biodinamica, dove l’obiettivo è l’equilibrio di tutti gli attori che partecipano all’ecosistema. Il mare è vicino, c’è intorno agricoltura rispettosa (che oltre alla vite coinvolge anche grano, fichi, ceci e api), bosco e macchia mediterranea. E l’uomo, che impara a nutrirsi custodendo.
(ns)
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