Antonio Moretti Cuseri nel 2000, innamorato della bellezza culturale di Noto e dei suoi variegati suoli, dopo aver accorpato le proprietà di cinquanta produttori diversi, comincia la sua avventura siciliana con Feudo Maccari. Il nuovo percorso enoico nel Netino è dedicato a due cru. I Moretti Cuseri, convinti sostenitori che il Nero d’Avola sia il vitigno ideale per le vigne Sultana e Guarnaschella, piantano gli alberelli nel 2006. Siamo andati a camminare i vigneti, abbacinati dal sole della Trinacria. Il cru Vigna Sultana si trova su un morbido dosso a sessanta metri d’altitudine, esposto a nord ovest. La terra è bianca, espressione di una matrice calcarea. Enrico Biagiarini, responsabile della viticoltura in tutte e cinque le tenute della famiglia, mentre passeggiamo tra le quiconce (un sesto d’impianto molto presente sull’Etna), spiega che il suolo, ricco di sostanze organiche, è drenante e sottoposto a escursioni termiche elevate (anche 20 gradi di differenza). Non occorre irrigazione, nel sottosuolo scorre l’acqua. Il vento ci scompiglia i capelli, spira dall’interno verso il mare, che è vicino. Il luogo sprigiona una sua forza e resta impresso, con quel riflesso di sole nel bianco della terra. Dal calice arrivano profumi nitidi e precisi: ciliegia, uva spina, un tocco di spezie. La tessitura è fine, i tannini sono ben integrati, la progressione è veicolata dalla freschezza e dalla sapidità.
(Alessandra Piubello)
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