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L’ECONOMIA DI MONTEPULCIANO

“Sistema Nobile”, in 30 anni produzione raddoppiata e 1 miliardo di euro di valore per il territorio

I numeri del Consorzio aspettando il rating all’annata in commercio, la 2021, nell’“Anteprima” n. 30 (17 febbraio). Che premia Brunello Cucinelli

Un miliardo di euro: è la cifra che quantifica il Vino Nobile di Montepulciano per il suo territorio, tra valori patrimoniali, fatturato e produzione. Di questi 65 milioni di euro è il valore medio annuo della produzione vitivinicola, senza contare che il 70% dell’economia locale è indotto diretto del vino. Una cifra importante per un territorio nel quale su 16.500 ettari di superficie comunale, 2.000 ettari sono vitati, ovvero il 16% del paesaggio comunale è caratterizzato dalla vite. Di questi 1.102 sono gli ettari iscritti a Nobile Docg, mentre 214 quelli del Rosso di Montepulciano Doc. A coltivarli, sono oltre 250 viticoltori (con 90 imbottigliatori, dei quali 81 associati al Consorzio), grazie a mille dipendenti fissi impiegati dal settore vino a Montepulciano, ai quali se ne aggiungono altrettanti stagionali. Nel 2023, in linea con i numeri degli ultimi anni, sono state immesse nel mercato 6,9 milioni di bottiglie di Vino Nobile e 2,6 milioni di Rosso di Montepulciano. Sono i numeri del “sistema Nobile” diffusi, oggi, dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, nei 30 anni dalla nascita, nel 1994, del format dell’“Anteprima” nella “perla del Rinascimento”, dove torna il 17 febbraio con il rating in stelle non più alla vendemmia, ma all’annata in commercio, la 2021, nella “Settimana delle Anteprime di Toscana” (e dove ci sarà anche lo stilista-vigneron Brunello Cucinelli, ambasciatore del made in Italy nel mondo, riceverà il Premio GrifoNobile 2024). Trent’anni che raccontano la crescita della Denominazione (le cui bellezze e unicità abbiamo raccontato in un video su WineNews), con la produzione del Nobile a +98,8% (dai 3,4 milioni di bottiglie del 1994) e quella del Rosso addirittura a +1.562% (da 156.400 bottiglie di 30 anni fa), e un numero di produttori raddoppiato (dai 44 soci del Consorzio del 1994). Una crescita dovuta agli investimenti fatti dalle aziende: negli ultimi 30 anni, il 40,9% ha investito più di 5 milioni di euro, e il 50% meno di 5 milioni, l’86,4% per il miglioramento della sostenibilità aziendale, il 72,7% tra accoglienza e promozione, e il 68,2% in innovazione. E anche per il futuro il sentiment dei produttori è ottimistico: per il 95,5% infatti, la Denominazione continuerà a crescere, prevalentemente in riconoscibilità e valore (54,5%), seguite dal mercato (50%) e dal brand (45,5%).
Del resto, il 2023 è stato un anno di ulteriore crescita in valore per il mercato del Vino Nobile di Montepulciano. Dall’anno della pandemia è in continuo sviluppo il mercato interno che cresce nei numeri. Per quanto riguarda l’export lo scorso anno ha rappresentato il 66% (negli anni passati si era arrivati al 78%), mentre il restante 34% viene commercializzato in Italia. Continua la tendenza di crescita degli ultimi anni la vendita diretta in azienda che nel 2023 ha ormai superato il 30%. Per il mercato nazionale, inoltre, le principali vendite sono registrate in Centro Italia (61%) e in particolare in Toscana per il 42%. Al Nord viene venduto il 33% e al Sud il 6,30%. Per quanto riguarda l’estero si assiste a una torta divisa a metà tra Europa e paesi extra Ue. In America (tra Nord e Sud) va il 35% dell’export, in Europa (esclusa Italia) il 29,2%. La Germania continua ad essere il primo mercato del Nobile con il 38% della quota esportazioni. In crescita continua, anche rispetto al 2022, è quello degli Stati Uniti arrivando a rappresentare il 27,5% dell’export del Nobile. Successo anche per i mercati asiatici, balcanici ed extra Ue con oltre il 3% delle esportazioni. Continua il trend di crescita del Canada che da solo vale il 5% delle esportazioni. Un dato davvero significativo è la fetta di mercato del Vino Nobile di Montepulciano a marchio bio che nel panorama italiano vale il 44,7% delle vendite, mentre a livello internazionale rappresenta oltre il 70%.
Merito di aziende che, negli ultimi 30 anni, sono cresciute tutte quante, qualcuna oggi conta 80 dipendenti, qualcuna oltre 60, e comunque la dimensione media aziendale a Montepulciano è di 15 dipendenti, contro poco meno di 6 dell’inizio dell’attività. Ma anche quando si parla di promozione c’è stata una crescita negli ultimi trenta anni: agli inizi il 18,2% partecipava a una media di 4 eventi all’anno, sia Italia che estero, il 13,6% a 3 eventi, il 9,1% a 2, tutti gli altri ad un evento, molti all’“Anteprima” e al Vinitaly, oggi c’è chi arriva addirittura a partecipare a 30 eventi all’anno, con una media che arriva a 7 partecipazioni contro le 2 degli inizi. Tra i valori caratterizzanti il Vino Nobile di Montepulciano, indubbiamente “tradizione” è quello maggiormente iconico (il 72,7% delle aziende ha scelto questo termine per definire il proprio vino), ma ci sono anche “territorio” (63,6%) e “sostenibilità” (18,2%).
Il 17 febbraio il Master of Wine Andrea Lonardi presenterà la vendemmia 2023 e sarà assegnato il rating all’annata 2021, segnando “un nuovo corso” per il presidente del Consorzio, Andrea Rossi. E, in questa occasione, sarà presente l’imprenditore Brunello Cucinelli, che, oltre a ricevere il Premio GrifoNobile 2024, con il presidente Assoenologi Riccardo Cotarella, sarà intervistato dalla giornalista Rai (Tg1), Anna Scafuri.

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