![Fine wine, prima metà del 2024 in “profondo rosso” per gli investimenti in vini da collezione Fine wine, prima metà del 2024 in “profondo rosso” per gli investimenti in vini da collezione](https://static.winenews.it/2024/07/SolaiaMasseto-300x200.jpg)
Uno splendido volume monografico dedicato ad una delle realtà più iconiche del panorama enologico francese e mondiale: “Château d’Yquem” (Seipersei Edizioni, 176 pagg, 60,00 euro), scritto da Cinzia Benzi, con le fotografie di Francesca Brambilla e Serena Serrani, illustra il cammino evolutivo di una tenuta che ha riscritto i codici della denominazione, capace di produrre vini indimenticabili e in cui il tempo impone il rispetto di una tradizione ancestrale e indirizza i gesti da compiere.
Scorrendo le pagine del libro, il lettore potrà trovare nozioni più tecniche, come la descrizione di vitigni e stili di vinificazione adottati, ma anche incontrare le figure chiave che ruotano attorno alla cantina, dalla tenace e visionaria fondatrice Joséphine Sauvage d’Yquem, la cui vicenda ricorda i migliori romanzi di formazione, all’attuale presidente e direttore generale Pierre Lurton, insieme all’italianissimo directeur d’exploitation Lorenzo Pasquini, che oggi ci conduce verso il futuro di Yquem.
Quella di Cinzia Benzi, storica firma del wine & food italiano e di “Identità Golose” ed esperta conoscitrice di etichette d’Oltralpe, è da sempre una penna ispirata, intinta nel colore vivo del vino, che indaga e racconta tanto le grandi Maison quanto i piccoli vigneron italiani e internazionali, tracciando profili puntuali ma mai didascalici delle loro produzioni. Alla stesura del libro hanno partecipato, con le proprie riflessioni, anche colleghi del settore enogastronomico: da Eleonora Cozzella, collaboratrice di Repubblica, a Federico De Cesare Viola, direttore editoriale di Food & Wine Italia, da Maddalena Fossati Dondero, direttrice responsabile de La Cucina Italiana ad Andrea Grignaffini, direttore Le guide de L’Espresso, da Paolo Marchi, co-fondatore di Identità Golose, a Leila Salimbeni, direttore editoriale Spirito Divino; ma ci sono anche gli spunti del Master of Wine Gabriele Gorelli e di Massimo Bottura e Giuseppe Palmieri, rispettivamente chef patron e direttore di sala di Osteria Francescana a Modena, presso cui si è tenuta una memorabile (e riservatissima) degustazione di annate storiche di Château d’Yquem, nell’aprile 2023.
Ma “Château d’Yquem” non è soltanto un compendio sul vino più rappresentativo del Sauternes, ma anche un libro dal forte impatto visivo. Merito dell’obiettivo e dello sguardo di Francesca Brambilla e Serena Serrani, specialiste dello still life e del reportage fotografico e interpreti di punta della food photography italiana. Seguendo Cinzia Benzi nel suo viaggio, hanno impresso sulla pellicola immagini evocative, che ci trasportano tra i vigneti nel lento alternarsi delle stagioni, nel silenzio delle cantine dove le bottiglie riposano, tra le pietre con cui la tenuta è stata costruita. Dettagli minuti e grandi panorami dialogano in maniera equilibrata con la parola scritta, regalando al lettore un racconto altrettanto intenso e potente, fatto di luce, linee e colori. Ad arricchire l’opera, infine, le illustrazioni di Gianluca Biscalchin, che interpreta le note di degustazione di Yquem, tratteggia alcuni dei possibili abbinamenti al vino e ci regala altri scorci della tenuta.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024