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ATTUALITÀ

Nel 2023 la vendemmia più povera in Italia: 38,3 milioni di ettolitri (-23,2%)

A dirlo i dati ufficiali del Ministero dell’Agricoltura, comunicati alla Dg Agri in Ue. E anche in Europa la raccolta va in ribasso
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La vendemmia in Italia nel 2023 è stata ai minimi storici

Le previsioni, certamente non favorevoli, della vendemmia 2023 in Italia erano ben note e, su questo sito, abbiamo puntualmente riportato le voci del settore ad iniziare dagli imprenditori che, quotidianamente, vivono il vigneto. Adesso ci sono anche i dati ufficiali (inviati dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste alla Dg Agri) che certificano come l’ultima vendemmia sia stata la più leggera dal “Dopoguerra” con “soli” 38,3 milioni di ettolitri con un calo del 23,2% sul 2022. Un dato, questo, in linea con quanto previsto a fine novembre dall’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini (Uiv), che aveva già rivisto ulteriormente a ribasso le stime di inizio settembre, parlando “di una forbice tra 38 e 40 milioni di ettolitri, con una contrazione tra il -20% e -24%” con una riduzione su tutto il Belpaese, ad iniziare “dalle principali regioni produttive del Nord, Veneto (-10%) e Piemonte (-17%)”.
La contrazione, senza precedenti dal 1947, è stata determinata in particolare dagli attacchi della peronospora, malattia fungina provocata dalle frequenti piogge che ha colpito molti vigneti soprattutto del Centro-Sud. L’estate settembrina, se da una parte ha ulteriormente alleggerito il prodotto, dall’altra ha influito positivamente sulla qualità delle uve. Nel panorama produttivo made in Italy, spiegano l’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Uiv, “i vini Dop pesano per il quasi il 52%, mentre gli Igp rappresentano il 25% del prodotto”.
Guardando i dati europei, pubblicati dalla Direzione Generale Agricoltura e Sviluppo Rurale Ue, che prendono in considerazione tredici Paesi (Repubblica Ceca, Grecia, Spagna, Francia, Croazia, Italia, Cipro, Ungheria, Olanda, Austria, Portogallo, Romania, Slovacchia), si nota come l’Italia aveva prodotto un anno fa 50,1 milioni di ettolitri. Un calo non generalizzato a livello continentale perché la Francia, che ha chiuso la vendemmia con 48,1 milioni di ettolitri superando l’Italia come primo produttore, nel 2022 aveva oltrepassato i 44 milioni di ettolitri, mentre la Spagna va giù con 32,1 milioni di ettolitri contro i 40,7 del 2022. In generale, nei 13 Paesi europei presi in considerazione, la produzione è di 138,9 milioni di ettolitri del 2023, contro i 165,6 milioni del 2022.

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