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GESTIONE DEL TERRITORIO

Bordeaux, più controlli e multe per i vigneti in abbandono, con il rischio di malattie

La Prefettura della Gironda invita i proprietari a prendersene cura. Multe fino a 5.000 euro ad ettaro per chi sgarra
Bordeaux, ESPIANTI, MALATTIE, VIGNETI, vino, Mondo
I vigneti di Saint Emilion (ph: Vins de Bourdeaux)

A Bordeaux, tra gli ettari di vigna in produzione e quelli da estirpare, ci sono anche vigneti incolti, abbandonati, e dove la trascuratezza e l’insorgenza di muffe sta creando più di una preoccupazioni in un territorio del vino già in grande difficoltà. Ma, così come avviene in Italia, lasciare terreni all’abbandono, con il rischio che sviluppino patologie infestanti anche per gli altri, è un reato, e ora la Prefettura della Gironda, dopo diverse segnalazioni, ha intensificato l’attività di controllo, con i primi casi segnalati al Tribunale di Libourne e di Bordeaux, con sanzioni che possono arrivare fino a 5.000 euro per ettaro per chi sgarra.
“Data l’entità dei riscontri e le preoccupazioni sollevate dalla presenza di molti appezzamenti di vigneti abbandonati o non mantenuti nel Dipartimento della Gironda, dall’inizio della primavera 2024 sono state attuate operazioni di controllo volte ad identificare le violazioni degli obblighi normativi da parte dei proprietari. I primi rapporti di accertamento di cattiva condotta redatti dagli agenti autorizzati e giurati della Direzione Regionale per l’Alimentazione, l’Agricoltura e le Foreste della Nuova Aquitania sono stati inviati alle Procure di Libourne e Bordeaux per un seguito penale. In questo contesto, sono state proposte alle Procure della Repubblica procedure di conciliazione penale che consistono nel sanzionare i trasgressori con multe fino a 5.000 euro per ettaro. Proseguiranno i controlli nei territori più colpiti dalla presenza di vitigni incolti che rappresentano un rischio di diffusione di malattie come la flavescenza dorata”, spiegta una nota della Prefettura. Per Étienne Guyot, prefetto della Regione Nouvelle-Aquitaine e della Gironda, “l’attuazione di questi controlli è una necessità in vista dei problemi sanitari che affliggono i vigneti bordolesi: spero che queste procedure incoraggino i proprietari e gli operatori a estirpare le viti non curate. Vorrei ricordarvi che lo Stato e ed il Comité Interprofessionelle du vins de Bordeaux hanno intrapreso un vasto piano per estirpare il sistema sanitario. Dal 24 giugno è aperto un secondo sportello per la presentazione delle domande di aiuto con crediti statali e invito i viticoltori interessati a presentare una domanda”. E proprio la riunione del 25 luglio per fare il punto sulla situazione vitivinicola, è stata occasione anche per un bilancio in itinere del piano di estirpazione sanitaria e dell’erogazione dei sostegni ai viticoltori in difficoltà.
“Il piano di estirpazione sanitaria continua e viene lanciata una seconda ondata”, spiega la Prefettura. “Le 1.211 domande presentate nella prima ondata sono state esaminate dallo Stato (Direzione Dipartimentale dei Territori e del Mare - Ddtm). 987 beneficiari hanno ricevuto una decisione di aiuto con il numero massimo di superfici mantenute e gli importi stimati dell’aiuto, ma le domande sono ancora incomplete. Sono state inviate al Ddtm 499 richieste di pagamento dopo aver dichiarato l’estirpazione alla Dogana, per una superficie di 2.390 ettari. Ad oggi sono stati pagati 214 fascicoli, di cui 90 fascicoli di diversificazione delle colture da parte del Civb per un importo di 2,9 milioni di euro e 124 fascicoli di rinaturalizzazione da parte dello Stato. Visto il ritardo nei lavori di estirpazione a causa delle condizioni piovose della primavera, il Prefetto della Gironda ha deciso di prorogare il termine per l’esecuzione dei lavori fino al 30 settembre 2024, un termine stringente. Il 24 giugno - aggiunge la Prefettura - è stata avviata una seconda ondata di estirpazione sulla componente di rinaturalizzazione dopo la pubblicazione del decreto ministeriale del 21 giugno che consente la prosecuzione dei finanziamenti statali per un importo di 30 milioni di euro, che consentiranno di finanziare almeno 1.000 ettari aggiuntivi. Il bilancio dello Stato può essere aumentato a 38 milioni di euro a seconda delle esigenze espresse. I viticoltori che non hanno vendemmiato i loro appezzamenti nel 2022 e che desiderano beneficiare dell’aiuto alla rinaturalizzazione devono presentare la domanda entro il 1 agosto 2024”.
Ma sono stati versati gli aiuti del Fondo di Emergenza Statale per aiutare i viticoltori in difficoltà. “Delle 2.336 domande di aiuto presentate alla Direzione Dipartimentale dei Territori e del Mare, 1.886 sono state liquidate dallo Stato per un importo complessivo di 11,85 milioni di euro. Sono state istituite 3 somme forfettarie da 5.000, 6.900 e 8.100 euro in base ai tassi di perdita osservati (20-50%, 50-80% e oltre l’80%), con un aumento per i giovani agricoltori e i nuovi agricoltori. 288 domande non sono ammissibili e 182 sono ancora in fase di esame, in attesa dei documenti giustificativi da parte dei richiedenti. Tali documenti giustificativi devono essere presentati entro il 1 settembre 2024, altrimenti l’aiuto non può essere erogato”, ricorda ancora la Prefettura girondina.

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