“In un quadro mondiale caratterizzato da grande incertezza servono politiche europee strutturali e di ampio respiro. Ogni euro di valore aggiunto generato dalle imprese della filiera vino crea 4,1 euro di ricchezza nell’intera economia; ciascun occupato nella stessa filiera attiva 5,8 occupati nell’intera economia nazionale. Siamo un settore vitale per molti dei territori rurali in cui lavoriamo. Numeri che testimoniano la centralità del nostro settore per l’economia nazionale ed europea. Per questo siamo lieti che la Commissione europea abbia voluto avviare questo gruppo di lavoro in vista della prossima riforma della Politica agricola comune: un settore vitivinicolo dinamico è alla base di un benessere diffuso per le regioni rurali d’Europa, contro lo spopolamento delle aree marginali e il dissesto idrogeologico. Lo ha ricordato il presidente Mario Draghi nel suo ultimo report: l’Europa deve tornare a correre e, per questo, auspichiamo che i lavori avviati possano costituire un’efficace piattaforma per sostenere la competitività delle imprese vitivinicole, dal vigneto alla bottiglia finanche al settore dell’horeca sviluppando regole, strumenti e risorse appropriati a supporto della crescita di lungo termine di un settore che per l’Europa esprime valori molto rilevanti sotto numerosi profili: economici, occupazionali e identitari”. Le parole di Albiera Antinori, a capo di Federvini (Gruppo Vini), non lasciano dubbi sulla positività dell’azione della Commissione Europea di avviare un gruppo di lavoro in vista della prossima riforma della Pac, iniziati, oggi, a Bruxelles con i lavori del “Gruppo di alto livello” sul settore vitivinicolo (con i rappresentanti degli Stati membri dell’Ue e delle organizzazioni di categoria europee, tra cui il Comité Vins - Ceev, di cui Federvini è parte).
Il “Gruppo di alto livello” istituito dal Commissario all’Agricoltura uscente Janusz Wojciechowski avrà il compito di delineare la prossima politica vitivinicola europea in vista della riforma della Pac Post 2027, e proseguirà i lavori da oggi al prossimo dicembre, in vista della definizione delle raccomandazioni per fronteggiare le sfide del settore vitivinicolo che saranno indirizzate all’inizio del prossimo anno alla Commissione Europea, in vista della prossima riforma della Pac.
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