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IN WEBLIVE (29-30 OTTOBRE)

10.000 bottiglie da “sogno” d’Italia (di un unico proprietario) e Francia in asta con Wannenes

Dalle magnum di Romanée-Conti 1999 (30.000-50.000 euro) e La Tâche 1990 (10.000-18.000 euro), a quelle di Masseto 2006 (2.600-4.000 euro)

Da una magnum di Romanée-Conti 1999 (con base d’asta di 30.000-50.000 euro), ad una magnum di La Tâche del 1990 (10.000-18.000 euro) di Domaine de la Romanée-Conti, tra i grandi vini francesi; da due magnum di Masseto 2006 del Gruppo Frescobaldi (2.600-4.000 euro), ad una verticale di 30 bottiglie di Sassicaia (2013, 2014, 2015, 2016 e 2017) della Tenuta San Guido (4.500-6.500 euro); da sei doppio magnum di Brunello di Montalcino Cerretalto 2010 di Casanova di Neri (7.000-10.500 euro), a tre magnum di Barolo Granbussia Riserva 2006 di Aldo Conterno (1.700-2.600 euro) tra i vini-icona italiani. Ecco i lotti top tra i 761 - 748 italiani appartenuti ad un unico proprietario, e 13 transalpini, per un totale di ben 10.000 bottiglie - protagonisti dell’asta organizzata da Wannenes in weblive, il 29 e il 30 ottobre. Nel mezzo tantissime altre proposte, principalmente italiane con bottiglie provenienti dai principali territori vitivinicoli dello Stivale, come Piemonte, Toscana e Veneto, ma anche da alcune prestigiose zone del Trentino, del Lazio, dell’Umbria, della Campania, della Puglia e della Sicilia. E poi anche importanti vini francesi in una speciale collezione che arriva direttamente da Borgogna, Alsazia e Bordeaux.
Sarà l’esperto del dipartimento Wine della casa d’aste Luca Giordana, a presentare la vendita ad appassionati, professionisti del settore e collezionisti: una selezione eccezionale per quantità e qualità delle bottiglie in catalogo. I lotti italiani, fa sapere Wannenes, sono stati acquistati e conservati negli anni da un unico proprietario, che li ha mantenuti fino ad oggi nella stessa cantina in condizioni ideali, a temperatura e umidità controllate, nel pieno rispetto della filiera conservativa. Le bottiglie sono disponibili prevalentemente in casse da tre o sei, ma in catalogo sono presenti anche grandi formati come magnum, doppi magnum e introvabili bottiglie da 5, 6, 12 o 15 litri. Il blocco più numeroso è composto da 90 bottiglie di Tignanello, annata 2016, di Marchesi Antinori (con base d’asta che va dai 7.500 agli 11.500 euro). Presenti anche diversi lotti verticali, tra cui 42 bottiglie di Solaia, sempre di Antinori, tutte le annate dalla 2011 alla 2017 (a 7.000-10.500 euro; e con il Solaia anche in un lotto da 24 bottiglie dell’annata 2017, a 4.000-6.000 euro, medesima base d’asta per 10 magnum del 2013), e 48 bottiglie di Ornellaia della Tenuta dell’Ornellaia del Gruppo Frescobaldi, tutte le annate dalla 2011 alla 2018 (stimate tra i 6.000 e 9.000 euro).
Sempre restando in Toscana, sono presenti tutti i vini che hanno reso celebre questo territorio come il già citato Brunello di Montalcino di Casanova di Neri, ma spiccano anche Le Pergole Torte di Montevertine, con una cassa da 12 bottiglie del 2015 (1.700-2.600 euro), 48 del 2014 (7.000-10.000 euro), e due doppio magnum (1.400-2.200 euro), e il Lupicaia del Castello del Terriccio (lotto da 36 bottiglie annata 2010, a 1.700-2.600 euro).
Passando ai vini piemontesi, invece, da segnalare le grandi selezioni di Barolo e Barbaresco di Gaja (12 bottiglie di Sorì Tildin e Sorì San Lorenzo del 2014, entrambi lotti con base d’asta di 2.000-3.000 euro), il Barolo Cannubi Riserva di Damilano (30 bottiglie del 2008, a 2.600-4.000 euro), il Barolo Vigna Rionda di Massolino (44 bottiglie di Riserva 2008, a 6.000-9.000 euro), il Barolo Bussia Vigna Colonnello di Prunotto (una verticale di 36 bottiglie di 2008, 2009, 2010, 2012, 2013 e 2016, a 2.400-3.500 euro), ma anche i Barolo di Clerico, Paolo Scavino, Cogno o dei Marchesi di Barolo, declinati in annate eccezionali come la 2006, la 2008 e la 2010.
Ad arricchire la proposta, alcune prestigiose etichette dal resto d’Italia: dal Veneto con l’Amarone della Valpolicella di Romano dal Forno, ai vigneti delle Dolomiti con l’iconico San Leonardo della Tenuta San Leonardo, alla Puglia con il Primitivo Es di Gianfranco Fino, solo per citarne alcuni.
E, poi, la collezione speciale di vini francesi, che comprende due straordinari assortimenti del Domaine de la Romanée-Conti del 2001 e del 1999 (entrambi i lotti da 12 bottiglie con base d’asta di 35.000-50.000 euro) , e le magnum di Romanée-Conti 1999 e La Tâche 1990. Rimanendo in Borgogna, sono proposte anche alcune bottiglie di Musigny 1999 provenienti dal Domaine Jacques-Frederic Mugnier (3 bottiglie di Gran Cru, a 5.000-7.500 euro) e dal Domaine Comte Georges de Vogue (3 bottiglie, a 1.500-2.500 euro). Dall’Alsazia, una selezione di Riesling Clos Sainte Hune del 2000 (12 bottiglie con base d’asta di 2.000-3.000 euro) e 3 del 1990 (1.000-1.500 euro) della storica azienda Trimbach, mentre da Bordeaux il catalogo propone un lotto da 12 di Château Mouton Rotschild del 2007 stimato tra i 3.500 e i 5.000 euro.

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