La Fattoria Savini è stata fondata nel 1949 da Vincenzo Savini. Negli anni fu sviluppata dal figlio Giuseppe, che creò il marchio, mentre oggi sono i suoi figli ad occuparsi dell’azienda. Siamo nell’Abruzzo settentrionale, ad una decina di chilometri dalla costa adriatica, nella valle scavata dal fiume Vomano, che convoglia aria fresca dal vicino massiccio del Gran Sasso. Qui si trova la cantina e una piccola parte del vigneto (circa 2 ettari): il resto degli 80 ettari di filari si trovano invece in collina, fra i 300 e i 350 metri di altezza. Si coltivano Montepulciano, Trebbiano, Pecorino, Passerina, Cococciola, ma anche Pinot Grigio, Chardonnay, Merlot, Cabernet Savignone e Pinot Nero. Ci sono però anche gli olivi e parecchi campi dedicati a spinacio, fagiolino, pisello, grano, mais, colza e girasole: una vera fattoria, insomma, che conta su di un patrimonio agricolo di 600 ettari. La produzione di vino non supera il milione e mezzo di bottiglie all’anno e questo porta ad una ricca offerta di etichette. Non manca ovviamente il Cerasuolo d’Abruzzo. Il Rondineto – dal vivace e intenso color rosa aranciato nella versione 2023, dai profumi dolci di fragola, rosa, mandarino e fiori di rosmarino, e dal sorso lievemente aderente, che evidenzia la freschezza agrumata e la viscosità balsamica - uscirà probabilmente di produzione, per valorizzare il Cerasuolo d’Abruzzo premium: il Superiore Docg Colleventano.
(ns)
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