Greppone Mazzi rappresenta la tessera del mosaico enoico di Ruffino nella terra del Brunello di Montalcino. Qui si producono vini dallo stile moderno che mettono in campo una costanza qualitativa di buon livello, accanto ad una pulizia d’esecuzione invidiabile. Il Brunello di Montalcino 2020 profuma di ciliegia e marasca, anice, fiori di campo, cacao, tabacco e spezie. In bocca il sorso è polposo e dalla trama tannica articolata, sviluppandosi con buona fragranza e terminando in un finale profondo e dai toni balsamici e di nuovo speziati e fruttati. Nel 1877 due cugini, Ilario e Leopoldo Ruffino, fondarono una piccola cantina a Pontassieve, alle porte di Firenze, destinata a diventare uno dei marchi tra i più noti della Toscana enoica. Da allora le cose sono molto cambiate, evidentemente, ma quello che non è cambiato è il posto di primo piano che occupa questa realtà nello scenario del vino italiano. Benché di proprietà del gigante a stelle e strisce Constellation Brands, la cantina fiorentina (610 ettari per una produzione media di 24.000.000 di bottiglie) continua a mantenere il suo baricentro produttivo tra le colline della Toscana, con le tenute di Poggio Casciano a Grassina e Montemasso a Greve in Chianti, Santedame e Gretole a Castellina in Chianti e La Solatia a Colle Val d’Elsa (con le eccezioni venete de La Duchessa a San Donà di Piave e Ca’ del Duca a Motta di Livenza).
(fp)
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