«Il vero ottimista non ignora le difficoltà, ma ne prende coscienza e cerca di risolverle con pensieri, parole e azioni». Oscar Farinetti racconta così il nuovo Barolo 2021, parte del progetto decennale Renaissance, dove ogni annata esplora un sentimento che ha ispirato le rinascite collettive. Dopo Speranza, Fiducia e Coraggio, il 2021 celebra l’Ottimismo, raccontato in un libro dalla scrittrice Chiara Gamberale e illustrato da Riccardo Guasco. L’etichetta ricorda il Mago, la prima carta degli Arcani Maggiori che simboleggia il principio, la creazione, la possibilità: è colui che, con gli strumenti sul tavolo, ha il potere di trasformare le idee in realtà. Così, un Barolo espressione di un’annata segnata da sfide climatiche, diventa capace di regalare grandi aspettative: affinato 30 mesi in rovere e 6-8 mesi in cemento, è già pronto da bere ma ha un potenziale evolutivo di oltre 25 anni. «Un Barolo dal carattere luminoso, espressione di ottimismo e resilienza di fronte alle avversità» lo definiscono da Fontanafredda. Di certo, un vino elegante, fresco e armonioso, dal colore rosso granato brillante e note olfattive che intrecciano agrumi e piccoli frutti rossi. Il palato è succoso e strutturato, con un finale sapido e persistente. Provato insieme agli agnolotti del plin al fondo bruno e al Gianduiotto di Torino. Un ottimo abbinamento fuori dall’Italia potrebbe essere con la peking duck, l’anatra alla pechinese.
(Fiammetta Mussio)
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