Maculan è una realtà vitivinicola che si è distinta storicamente soprattutto per la propria produzione rossista, con etichette quali il “Fratta” (Cabernet Sauvignon e Merlot nato nel 1977). Ma ad affiancare l’innovazione enoica aziendale c’è anche la tradizione. Maculan, infatti, si concentrò fin da subito sulla produzione di vini dolci, valorizzando l’antica tradizione del proprio territorio, cioè quella dell’appassimento, con vini come il Dindarello (Moscato in purezza), il Madoro (a base di Marzemina e Cabernet Sauvignon), l’Acininobili (Vespaiola in purezza botritizzata) e il Torcolato (Vespaiola in purezza). Quest’ultimo nella versione 2022 si presenta di colore giallo paglierino carico dai riflessi dorati. I suoi profumi rimandano ai fiori di ginestra e camomilla, alla frutta gialla matura, al miele, alle spezie e agli agrumi canditi. In bocca il tenore zuccherino è ben contrastato da una vivace acidità, mentre il lungo finale è ampio e di nuovo fruttato. A fondare la cantina con sede a Breganze - attualmente formata da 35 ettari a vigneto, piantati con un’ampia combinazione tra vitigni locali e internazionali, che producono 600.000 bottiglie - fu Giovanni Maculan nel 1947, cominciando a vendere vino sfuso a terzi. Ma a condurre la rivoluzione qualitativa definitiva fu il figlio Fausto Maculan, a partire dal 1973, oggi ancora alla guida dell’azienda insieme alle figlie Maria Vittoria e Angela.
(are)
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