Nell’ampio portafoglio prodotti della Marchesi di Barolo, il Barolo Cannubi ha uno spazio, evidentemente, speciale, anche in fatto di storia aziendale. Dalla collina di Cannubi si ricavano, peraltro i Barolo forse più eleganti e che non giocano la carta della potenza, pur essendo fra i più longevi. Il Barolo Cannubi 2020 possiede intensi richiami aromatici di frutta rossa, infusione di fiori, china, tabacco, terra bagnata e mentolo. In bocca la trama tannica è gentile e ben combinata al frutto, con il sorso a svilupparsi cremoso e continuo, terminando in un finale piacevolmente lungo e speziato. La Marchesi di Barolo (che conta anche sui Cru Coste di Rose e Sarmassa per il Barolo, Serragrilli per il Barbaresco, Boschetti e Madonna di Como per il Dolcetto d’Alba, Paiagal per la Barbera d’Alba e Gavi di Gavi per il Gavi) è ormai una delle realtà più significative dell’intero areale del Barolo, e non solo, ed è condotta dalla famiglia Abbona: Anna, Ernesto e i figli Valentina e Davide. 110 sono gli ettari vitati, anche allevati negli areali del Roero e del Monferrato, per una produzione di 1.300.000 bottiglie distribuita su un ricco portafoglio etichette, che comprende praticamente tutte le tipologie più prestigiose del Piemonte enoico: dal Barolo al Barbaresco, dal Nebbiolo d’Alba alla Barbera d’Alba, dal Dolcetto d’Alba al Roero Arneis, dal Gavi al Moscato d’Asti, fino al Brachetto d’Acqui.
(are)
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