Adriano Zago - fondatore di “Cambium”, società d consulenza che dal 2016 lavora sulla diffusione della biodinamica nel vigneto, con clienti quali Avignonesi, Castello di Rampolla, Foradori, Arianna Occhipinti, Casadei, Emidio Pepe, Col d’Orcia, Borgoluce, Ceretto, Planeta, Ampeleia e Salicutti - ha costruito il proprio progetto enologico in Toscana a Podere Mastrilli, sul Monte Oriolo nel Comune dell’Impruneta, che incrocia vigne, olivi, orti, frutteti, boschi e animali. Tra le viti di Podere Mastrilli, allevate su appena 0,7 ettari, gli alberi piantati, (mandorli, peschi, prugni, noci e albicocchi e siepi miste) non sono, infatti, semplici ornamenti ma presenze vive e operose, che influenzano le piante che li circondano. Un esempio di biodiversità che protegge dal cambiamento climatico, attenua la sete della terra, offre riparo agli insetti alleati e nutre la vitalità invisibile del suolo. Una policoltura come slancio verso un’agricoltura più consapevole. Ottenuto da un uvaggio a base Sangiovese, Canaiolo, Ciliegiolo, Colorino, Mammolo, Trebbiano e Malvasia, il Podere Mastrilli 2024 nella sua annata d’esordio è proposto come rosato, ma sarà ogni vendemmia a decidere sul colore e sulla struttura del vino. I suoi profumi possiedono timbro terroso con lampi di piccoli frutti rossi e sottobosco, ad anticipare un sorso snello e saporito, dallo sviluppo continuo e dal finale croccante.
(fp)
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025