Costituito dalle uve provenienti dalla Vigna Rossa e dalla Vigna d’Oriente, questo Rosso di Montalcino fermenta in vasche di cemento, per poi maturare 12 mesi in botti di legno leggermente tostato, grandi fino a 40 ettolitri. La versione 2023 profuma dolcemente di fiori rossi e viola e di piccoli frutti rossi in caramella. Chiaro ed appuntito, si dispiega in un sorso scorrevole, dai tannini gentili e dalla consistenza sapida, che lascia la bocca saporita nuovamente di frutta e fiori, con un allungo agrumato finale. Il Sangiovese qui è l’unico vitigno piantato. Siamo sulla dorsale di Montalcino, che dal paese scende verso sud-est, accogliendo le vigne di aziende come Biondi Santi, Fattoria dei Barbi, Gianni Brunelli e Salicutti. La cantina di San Polo è stata costruita nel 2005, potendo contare su vigneti piantati nel 1990 e nel 2000. Nel 2007 Marilisa Allegrini acquista l’azienda, che oggi gestisce con il marito e le figlie, insieme a Poggio al Tesoro a Bolgheri e a Villa della Torre in Valpolicella. Il corpo dei vigneti è unico e si distende dalla cantina verso sud-est fra 400 e 450 metri di altezza, su suolo ricco di galestro, perfetto per limitare la vigoria delle piante. Sono in tutto 18 ettari, suddivisi in 8 appezzamenti: Vignavecchia, Podernovi e Mezzopane; Vigna del Masso, Vigna Nuova e Vigna Selva, infine Vigna Rossa e Vigna d’Oriente. Insieme producono in media 250.000 bottiglie all’anno.
(ns)
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025