“È meglio che nella stessa stanza ci siano due persone che la pensano diversamente. Perché se la pensano allo stesso modo, una sarebbe di troppo”. Questa è la filosofia con cui Ettore Spina accoglie gli attriti che naturalmente nascono col nipote Matteo Marenda, da quando gestiscono insieme la loro azienda. Sesta di Sopra, piccola cantina posta nella zona meridionale di Montalcino, è nata nel 1980 con i coniugi Enrica Bandirola ed Ettore Spina. Insieme hanno costruito l’attività, piantando poco meno di 4 ettari di Sangiovese suddivisi in 7 parcelle: sono filari in pendenza e attorniati da boschi, che non soffrono l’umidità e restano sempre ben ventilati. Una eredità piccola ma preziosa (soprattutto di legami) a cui il nipote Matteo - cresciuto a Roma e di formazione finanziaria - non ha voluto rinunciare. La produzione minuta di 14.000 bottiglie si divide fra un Sangiovese Igt vinificato in acciaio, il Brunello annata e il Brunello Magistra maturati in botte grande, e il Rosso di Montalcino, maturato in barriques (scelto post fermentazione ma proveniente quasi sempre dalle parcelle Frutteto, Belvedere, Lunga e Pineta). La versione 2023 profuma di spezie orientali, erbe aromatiche spontanee e arancia. Tonalità più fresche che dolci, che si ritrovano anche al sorso, dalla trama fitta e calda, ma bilanciata da una decisa acidità agrumata e da aderenza sapida, che accompagnano il vino verso un lungo finale floreale.
(ns)
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