Il Bolgheri Superiore Dèinos amplia il portafoglio etichette bolgherese prodotto da Banfi e va ad affiancarsi al Bolgheri Rosso Aska, uvaggio di Cabernet Sauvignon e Franc. Due vini uniti da un comune fil rouge, la tradizione etrusca, che ne ispira nome: nel caso dell’Aska, il nome rimanda al contenitore che gli Etruschi utilizzavano per raccogliere di vino e olio, mentre nel caso del Dèinos il nome fa riferimento al vaso di ceramica dalla forma sferica, protagonista dei banchetti etruschi. Cabernet Sauvignon in purezza, il Bolgheri Superiore Déinos 2022 matura in barrique per 18 mesi. I suoi profumi richiamano i frutti rossi maturi, la liquirizia, le spezie e il tabacco, con cenni balsamici e di macchia mediterranea. In bocca il sorso è cremoso, dai tannini soffici e dal finale persistente che torna su toni balsamici. Prodotto in tiratura limitata - 3.000 bottiglie - il Dèinos rappresenta il vino più importante della produzione di Banfi nella denominazione di Bolgheri. Qui Banfi è sbarcata nel 2009 ed attualmente conta su 14 ettari coltivati a vigneto. Banfi, fuori da Montalcino, è presente con un proprio patrimonio viticolo anche nella denominazione del Chianti Classico, sull’Amiata, a Piombino e a Cerreto Guidi, mentre la seconda cantina è in Piemonte, dove è arrivata nel 1979, l’anno successivo all’approdo ilcinese. Attualmente l’azienda, conta su 1.089 ettari complessivi allevati a vigneto.
(fp)
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