Il Blanc de Blancs Montis Arcentarie Riserva 2017, vinificato in acciaio e in legno e maturato sui suoi lieviti per 80 mesi, profuma di fiori appena appassiti, anice, mango, mandarino, miele e pasticceria. Sontuoso il sorso ben sorretto da una vivace acidità e da un’effervescenza ben dosata, che lo allunga fino ad un finale persistente e pieno, dai toni agrumati. Sulle pendici del Monte Calisio, a nord-est di Trento, ha appena iniziato il suo percorso Moncalisse, cantina condotta dalle sorelle Julia e Karoline Walch, appartenenti ad una delle famiglie più note dell’Alto Adige enoico, che hanno trovato in Trentino e nello spumante una solida opportunità di diversificazione. 12 gli ettari vitati, allevati a Chardonnay e Pinot Nero, per questa realtà autonoma all’interno della famiglia Walch, con un nome e un’identità distinti rispetto al marchio Elena Walch. Primo enologo di Moncalisse è Stefano Bolognani che firma le due Riserva. Ma ad accompagnarlo anche Odilon de Varine, enologo della Champagne, che ha preso parte al progetto nelle vesti di facilitatore e guida. Per adesso Moncalisse fa il suo debutto con due Metodo Classico: l’Extra Brut Blanc de Blancs Montis Arcentarie Riserva 2017 e l’Extra Brut Riserva 2019 (fermentato in acciaio e barrique e con 56 mesi di sosta sui lieviti). La cantina interrata aprirà nella primavera 2026 e nel progetto sarà incluso anche un Bistrot e un’enoteca.
(are)
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