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A Lisbona, nella cornice del Palazzo Reale di Ajuda, l’11 novembre si svela il Calendario della griffe campana Di Meo 2018: fotografia, arte, gastronomia ed enologia creano un ponte tra Napoli e la capitale portoghese, lontane solo sulla carta

Italia
Il calendario della griffe campana Di Meo 2018

Tra i sodalizi del mondo enoico con l’arte, il Calendario Di Meo che, organizzato dalla griffe del vino partenopeo e arrivato all’edizione n. 16, vuole sottolineare il legame tra l’arte, ma anche la gastronomia e la cultura napoletana con quella di diverse città mondiali: portare Napoli nel mondo, sempre partendo dai vigneti irpini. Dopo Vienna e Mosca, è la volta di Lisbona: la presentazione del Calendario 2018, l’11 novembre, sarà ospitata nel Palazzo Reale di Ajuda di Lisbona.
“Napoli - Lisbona Due mari, una sola moltitudine” è il titolo scelto per il calendario di quest’anno, affidato, come da tradizione, da Generoso Di Meo, alla guida dell’associazione culturale “Di Meo vini ad arte”, al fotografo Massimo Listri. Di Meo gli ha chiesto di raccontare in dodici scatti la capitale del Portogallo attraverso i suoi legami con Napoli, che saranno svelati anche dai racconti di autorevoli personaggi napoletani e portoghesi.
Tra gli altri, Cesare De Seta, che ricorda l’impronta lasciata da Alvaro Siza sull’architettura partenopea, Guido Donatone che discorre di azulejos e riggiole, Mario Martone che svela l’influenza del cinema portoghese e ne evoca le affinità con la realtà partenopea fonte d’ispirazione dei suoi film. Altri contributi critici sono firmati, fra gli altri, da Maria Gabriella di Savoia, Vittorio Sgarbi (ospite anche di quasi tutte le precedenti edizioni), Gelasio Gaetani d’Aragona e dalla cantante portoghese Misia.
La scelta della location della presentazione non è casuale: il Palazzo Reale Ajuda è dove ha abitato Maria Pia di Savoia, moglie del penultimo re del Portogallo Dom Luis I: la regina riunì intorno a sé, in un palazzo che ha un impianto che richiama da vicino la Reggia di Caserta, moltissimi artisti italiani.

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