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LA CURIOSITÀ

Accademia Nazionale della Vite e del Vino, centro di cultura e storia di grandi famiglie

Dai Cinelli Colombini ai Lungarotti e Frescobaldi con tre membri “accademici”, passando per gli Antinori, i Cotarella, i Felluga, i Folonari e ...
ACCADEMIA NAZIONALE DELLA VITE E DEL VINO, COLOMBINI, COTARELLA, FELLUGA, FOLONARI, FRESCOBALDI, LUNGAROTTI, MASTROBERARDINO, NONINO, ZONIN, Italia
L'albero genealogico dei Frescobaldi

L’Accademia Nazionale della Vite e del Vino è un’istituzione della cultura enoica del Belpaese,
nata nel 1949 a Siena, su proposta del Comitato Nazionale Vitivinicolo. Un “Ente Morale”, guidato oggi dal professor Antonio Calò che, oltre ad essere centro di sviluppo e divulgazione del sapere vitivinicolo, è anche una sorta di “archivio storico” delle grandi famiglie del vino italiano. Nell’apertura dell’anno accademico n. 69, il 9 giugno a Conegliano, infatti, è arrivato un importante riconoscimento ad una delle famiglie storiche del Brunello di Montalcino, la famiglia Colombini, che ha visto Francesca Colombini essere “promossa” al rango di “Accademico Emerito”, e i figli Stefano Cinelli Colombini (Fattoria dei Barbi) e Donatella Cinelli Colombini (Casato Prime Donne), essere nominati accademici ordinari dell’ente. Un caso curioso, ma non l’unico, che coinvolge più esponenti di una stessa famiglia.
Scorrendo l’elenco dei 470 accademici, infatti, con tre membri della stessa famiglia ci sono anche i Frescobaldi, che guidano da secoli lo storico marchio toscano, con Ferdinando, Vittorio e Lamberto Frescobaldi, mentre è tutta la femminile la terzina umbra di Lungarotti, famiglia che ha segnato indelebilmente l’enologia regionale ed italiana, e che tra gli accademici annovera Maria Grazia Marchetti Lungarotti, e le figlie Chiara Lungarotti e Teresa Severini.
E ancora di più sono le famiglie con due esponenti tra gli accademici: dalla famiglia Antinori, alla guida da oltre 20 generazioni di una delle realtà più importanti del vino italiano, con Piero e la figlia Albiera Antinori, ai Felluga, pionieri del vino in Friuli Venezia Giulia, con Marco e Patrizia Felluga, e ancora i fratelli Riccardo e Renzo Cotarella, produttori con Falesco ed il gruppo Famiglia Cotarella (oggi guidato dalle figlie Dominga, Marta ed Enrica, ndr) e tra i più affermati enologi italiani, i Folonari, altra storica famiglia del vino italiano, che vede tra gli accademici Ambrogio e Paolo, e ancora, andando in Piemonte, spiccano i nomi di Vittorio e Lamberto Vallarino Gancia. E ancora, da segnalare, anche Gianni Zonin ed il figlio Domenico Zonin (che con i fratelli Francesco e Michele guida oggi uno dei gruppi top del vino del Belpaese) e, dalla Campania, Antonio Mastroberardino ed il figlio Piero, al vertice di una delle cantine di riferimento del Sud Italia. E, tra le curiosità, sconfinando nel mondo dei distillati, si segnala anche la famiglia Nonino, con Giannola Nonino, la “signora della Grappa”, alla guida della distilleria friulana che ha lanciato le grappe da monovitigno, accademica della vite e del vino insieme alla figlia Cristina. Solo alcuni esempi di un viaggio curioso tra le genealogie del mondo enoico del Belpaese.

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