L’azienda vitivinicola Albatreti, condotta da Gaetano Salvioni, membro di una famiglia con il Brunello nel cuore (è cugino del noto Giulio Salvioni, patron de La Cerbaiola), si trova nel versante sud ovest di Montalcino, ad un’altitudine tra i 400 e i 500 metri, proprio ad un tiro di schioppo dal paese. Prende il nome dall’omonimo podere, il cui antico toponimo rimanda al fatto che i boschi del luogo fossero molto ricchi d’albatro, un arbusto sempreverde, meglio conosciuto come corbezzolo. Oggi gli ettari coltivati a vigneto sono 5 e danno in media 8.000 bottiglie all’anno, divise tra Brunello e Rosso di Montalcino. I primi esperimenti di vinificazione risalgono al 2009, contraddistinguendosi per una filosofia produttiva evidentemente artigianale dal grosso tributo alla tradizione. Un approccio fondamentale anche oggi per i vini a marchio Albatreti, che continuano a mantenere uno stile dalla cifra molto personale, a tratti rustica e molto legata all'andamento delle annate, dove però l’esuberanza del frutto la fa da padrona. Decisamente fruttato, ma con un non indifferente apporto di complessità, si presenta il Brunello 2016. L'olfatto è carattere scuro: certamente ciliegia, ma anche tabacco, chinotto, alloro, note di sottobosco - di muschio e funghi; il sorso subito fresco sviluppa graduale sapidità: centrale e pepato fin giù sull'ugola, finisce con piacevoli rimandi floreali e balsamici.
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