Alberelli di Giodo è il progetto enologico etneo di Carlo Ferrini e della figlia Bianca, che affianca quello di Montalcino. Una scelta precisa che mette insieme, probabilmente, due degli areali più intriganti del panorama enoico del Bel Paese, entrambi animati da due protagonisti ben precisi, il Nerello Mascalese e il Sangiovese, vitigni dal carattere spiccato e capaci di dare vita a vini altrettanto originali e riconoscibili. Il vigneto etneo della famiglia Ferrini si compone di circa due ettari spezzettati in diversi piccoli appezzamenti, in prevalenza vecchi impianti ad alberello anche pre-fillosserici e quindi anche a piede franco tra gli 80 e i 100 anni d’età, posti tra i 900 e i 1000 metri di altezza sul livello del mare, che si trovano sul versante nord del vulcano. Nasce qui un'unica etichetta (prima annata 2016) che è una delle espressioni migliori del Nerello Mascalese di questo areale, caratterizzata da un’esecuzione impeccabile e, al contempo, capace di condensare tutte le suggestioni più intime dei vini del vulcano. La versione 2019 profuma di piccoli frutti rossi, pesca gialla e agrumi, con tocchi di viola, lavanda e ginestra a rifinire gli aromi, non privi di qualche lampo speziato e affumicato. In bocca, il sorso è succoso e vivace, dai ritorni fruttati e dai tannini articolati, che preparano ad un finale persistente e dalla bella nota di grafite a chiudere il cerchio.
(are)
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