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ALLARME SICCITA’: SECONDO EZIO RIVELLA, PRESIDENTE DELL’UNIONE ITALIANA VINI, LE VITI POSSONO RESISTERE ANCORA FINO ALLA FINE DI LUGLIO. POI SI SALVERANNO SOLO I VIGNETI DOTATI DI IMPIANTO DI IRRIGAZIONE

Italia
Ezio Rivella

Cresce in Italia con il passare dei giorni l’allarme siccità. Non c’è più acqua per annaffiare i campi, e solo nel Nord sono già stati stimati danni per 5 miliardi di euro, con molte coltivazioni già perse o compromesse: ortofrutta, cereali, foraggio. Quali sono le conseguenze della siccità sulla vitivinicoltura? La vite è una pianta con una discreta tolleranza alla mancanza d’acqua, ma quando un eccessivo “stress idrico” può diventare dannoso? Secondo Ezio Rivella, enologo e presidente dell’Unione Italiana Vini, la maggiore organizzazione degli imprenditori vitivinicoli italiani: “Tutto dipende da quanto dura ancora questa siccità. Per ora non c’è da preoccuparsi: le viti resistono bene, e se pioverà, come previsto, verso la fine di luglio, non subiranno danni. Anzi, si prospetta per quest’anno un’ottima vendemmia, con un anticipo di 15 giorni sulla maturazione delle uve. Se invece la mancanza d’acqua dovesse perdurare, si salveranno solo i vigneti dotati di un impianto di irrigazione di soccorso”. E proprio qui sta il punto dolente: in Italia, soprattutto nei nuovi vigneti, è sempre più diffuso l’utilizzo dell’irrigazione di soccorso (il 30% circa delle aziende vitivinicole sono dotate di un impianto a goccia), ma molti disciplinari vietano l’utilizzo di questa pratica. “E’ assurdo - ribatte Rivella - certi disciplinari si basano ancora sulla vecchia credenza che irrigando le viti si ottiene una maggiore produzione di uva e dunque una minore qualità: oggi questa concezione è sorpassata, perché sono i disciplinari stessi a fissare limiti di quantità per ettaro e parametri del vino, senza dimenticare l’ulteriore sforzo dei produttori per migliorare le proprie bottiglie. La siccità di questo periodo è la prova lampante che è il caso di rivedere quei disciplinari che vietano l’irrigazione di soccorso: un’opportuna e razionale irrigazione in alcuni periodi vegetativi migliora notevolmente la qualità del vino”.

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